• Il mondo delle zanzare sotto la lente di ingrandimento

    Martedì, 29 Luglio 2014,
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    Nella Genesi Dio decreta che l’uomo è il padrone di tutti gli animali e noi non facciamo certo fatica a crederci e a riconoscerci come tali. Ma se la zanzara, questo fastidioso piccolo insetto ronzante, fosse in grado di esprimere una valutazione in merito, non so se riconoscerebbe la nostra egemonia  e superiorità. Non è affatto certo che noi pur volendolo potremmo estirparne le popolazioni. Malgrado ogni nostro sforzo, e in barba ai più potenti insetticidi  di sintesi, tra cui il celebre DDT, le zanzare continuano imperterrite a torturare i nostri sonni, succhiando un po’ del nostro sangue, il che non sarebbe poi un gran danno se non fosse che così possono, in alcuni casi, inoculare  pericolosi agenti patogeni come il plasmodio della malaria (Protozoa), dannosissimo per l’uomo o le larve delle filarie (Nematoda) altrettanto pericolose per i nostri amici cani e gatti, per non parlare dei pappataci che in Umbria stanno diffondendo con la loro puntura la leishmaniosi canina (Protozoa) talvolta letale per i nostri amici a quattro zampe. In questi casi l’insetto fa da ponte aereo (vettore) per la diffusione del parassita. Tra la zanzara che sia quella notturna (Culex pipiens) o quella diurna, la ormai famosa zanzara tigre (Aedes albopictus) e l’uomo è in atto una sfida e non si sa ancora chi la vincerà. Quindi gli insetti sono solo una seccatura? Vorreste che il mondo fosse finalmente libero da questi piccoli esseri fastidiosi?  Prima di dichiarare guerra ad un insetto perché non si cerca di conoscere qualcosa del loro meraviglioso mondo? Dopo tutto visto che la popolazione degli insetti è 200 milioni superiore a quella umana si può stare certi che essi non spariranno tanto facilmente. La classe degli insetti  che convive da sempre con noi,  è formata da succhiatori di sangue (zanzare, pappataci ecc.) e anche da famelici consumatori dei nostri fiori e dei nostri prodotti agricoli (bruchi di farfalle, afidi, cimici, forbicine ecc.), ma per queste malefatte non li si deve vedere solamente come nemici. Gli insetti mangiano i raccolti e sono veicolo di malattie ma solo l’1% di tutti gli insetti esistenti è nocivo e molti di questi fanno più danni per il modo in cui l’uomo ha modificato l’ambiente. La zanzara che trasmette la malaria, ad esempio, raramente crea problemi alle popolazioni locali che vivono nella foresta equatoriale mentre crea grossi problemi agli insediamenti urbani che sorgono ai margini della foresta dove abbonda l’acqua stagnante, utile allo sviluppo delle larve e così è accaduto anche da noi in Umbria con la diffusione della fastidiosissima zanzara tigre nei nostri orti e giardini che offrono continui ristagni di acqua. Spesso poi l’uomo può controllare con metodi naturali gli insetti nocivi che danneggiano i raccolti o con la rotazione delle colture o con lotta biologica in cui vengono introdotti predatori naturali degli insetti dannosi, ad esempio le umili coccinelle molto ghiotte degli afidi proteggono così le colture colpite. Pertanto questi piccoli animali abbinano alla loro natura diabolica di untori e predatori un’altra che ne fa dei nostri potenti e utili aiutanti. Ricordiamo che la loro capacità di volare non li vede solo vettori di agenti patogeni  ma anche trasportatori di polline delle piante superiori per cui passando di fiore in fiore  contribuiscono fortemente alla loro fecondità e per le colture agrarie alla loro produttività. Senza gli insetti impollinatori, come dimenticare le operose api, l’agricoltura subirebbe un notevole impoverimento, e la ricca cornucopia dei frutti estivi si vuoterebbe di ogni delizia. Ma l’impollinazione non è che  uno dei tanti compiti svolti dagli insetti, ricordiamo anche quelli che ripuliscono il terreno grazie ad un efficiente  riciclaggio  dei rifiuti  utilizzando come nutrimento piante e animali morti (coleotteri coprofagi). In questo modo il terreno non è solo ripulito ma anche arricchito di sostanze organiche. Per usare le parole di un famoso entomologo, Christopher  O’Toole “mentre gli insetti potrebbero fare tranquillamente a meno di noi, noi non potremmo sopravvivere senza di loro”.
    Letto 1951 volte Ultima modifica il Giovedì, 06 Dicembre 2018 17:54
    Giuliana Spinelli Batta

    01.07.18, Autori

    Collaboratore Riflesso - Giuliana Spinelli Batta

    Collaboratore
    Ambiente.