Strategie e principi di eco-design

31.03.21 , Design , Daniele A. Mariani

 

 Museo Naturale di Shanghai

Gli organizzatori hanno reso noto che il Salone del Mobile di Milano, la manifestazione internazionale punto di riferimento per il settore dell'arredo e del design fin dal 1961, si terrà dal 5 al 10 settembre 2021, anziché come di consueto ad aprile, per evitare di dover rinviare ulteriormente la manifestazione a causa della pandemia. I nuovi driver della sostenibilità (ambientale, sociale ed economico) stanno cambiando sempre più il design e lo sviluppo di prodotti per l'uso quotidiano. La sostenibilità consiste semplicemente nell'assicurarsi che ciò che usiamo e come lo usiamo oggi non abbia impatti negativi sulla capacità delle generazioni attuali e future di vivere in modo prospero su questo pianeta: il consumo è uno dei principali motori dell'insostenibilità.

Iniziato negli anni Settanta del secolo scorso, il dibattito all’interno mondo del design si è focalizzato sulle problematiche legate alle responsabilità del progettista riguardo il tema dei consumi: l'aspetto della progettazione del prodotto e del conseguente impatto che lo stesso può avere nell'ecosistema, gioca un ruolo fondamentale; principi come democrazia, diritti umani, pace, sicurezza, equità, biodiversità entrano a far parte della discussione riguardo il ruolo del design in relazione alla società ed all’ambiente. Ripensare alla concezione progettuale dei prodotti è la sfida di designer e ingegneri che, integrando aspetti di produzione sostenibile fin dalle prime fasi di progettazione e sviluppo del prodotto, possono anticipare problematiche relative alla fase di produzione. Il design sostenibile (chiamato anche eco-design o design ecologico) è la progettazione di un prodotto, finalizzato ad eliminarne l’impatto negativo sull'ambiente e sulle persone: dalla progettazione di oggetti semplici a quella di aree urbane, i principi dell'eco-design trovano applicazione in ingegneria e in architettura, in architettura del paesaggio e degli interni, nel design urbano e nella progettazione urbanistica, nel design industriale e della moda. Il design sostenibile ad esempio progetta edifici con l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali durante la produzione di componenti per l'edilizia, dell'utilizzo delle risorse naturali ed energetiche, in modo da non compromettere l'ambiente naturale circostante; si occupa di creare un ambiente sano ed estetico con materiali ecocompatibili; progetta e pianifica gli spazi delle città a bassa impronta di carbonio e migliore qualità dell’aria, con approcci innovativi per l’uso del suolo. Un altro aspetto importante è la dimensione che assume l’interazione tra coscienza spirituale e materiale: la coesistenza tra diritti dell'umanità e della natura, la relazione integrale tra processi naturali e attività umane. Applicare la sostenibilità al design significa sviluppare strumenti e tecniche che soddisfano da un lato le esigenze funzionali e di mercato dall'altro che riducono drasticamente gli impatti negativi sulle persone e sul pianeta: favorire l'economia sostenibile, rigenerativa e circolare, attraverso la creazione di prodotti che possano soddisfare le esigenze dei consumatori ed al tempo stesso possano adattarsi agli ecosistemi, richiede un cambio di paradigma da parte delle imprese nel modo in cui forniscono valore e da parte dei consumatori nel riformulare le proprie aspettative; è proprio dall'applicazione di queste strategie e dalla creatività del designer che si fonda l'efficacia del design sostenibile come driver di cambiamento che, partendo dalla progettazione, segue il prodotto durante tutto il suo percorso di vita, finalizzato al mantenimento del suo valore. In un sistema lineare tradizionale, i produttori di beni non sono tenuti ad assumersi la responsabilità dei propri prodotti una volta venduti: in un'economia circolare, i produttori si assumono attivamente la responsabilità delle cose che creano a partire dal business alla progettazione, alla gestione del fine vita dei loro prodotti. Fin dall'ideazione del prodotto applicare il principio della dematerializzazione, della longevità e della modularità consente, grazie all'uso di un design semplice, di ridurre le dimensioni complessive, il peso e il numero di materiali incorporati, permettendo di contenere l'impatto ambientale; di creare prodotti altamente durevoli che manterranno il loro valore nel tempo e di renderli adattabili a diversi spazi e usi, offrendo più opzioni in un'unica forma.  Durante la fase di utilizzo, molti prodotti richiedono l'utilizzo di risorse come energia sotto forma di carica o acqua sotto forma di lavaggio: progettare prodotti seguendo il principio dell’efficienza permetterà di ridurre drasticamente i consumi. Tra le strategie cardine dell’economia circolare ci sono sicuramente quelle di riciclabilità e riusabilità: queste consentono di realizzare un prodotto progettato per massimizzare la probabilità che venga recuperato e che possa essere riutilizzato in un modo diverso dal suo scopo originale, senza ulteriore aggiunta di materiale o energia. All'interno di una progettazione efficace di design sostenibile è importante considerare che la fase dell'assemblaggio permetta al prodotto di essere riciclato: la modalità di assembramento, i tipi di materiali utilizzati ed i metodi di connessione devono essere tutti progettati per aumentare la velocità e la facilità di smontarlo al momento della riparazione, della rigenerazione e del riuso; spesso nel caso della tecnologia, la norma è progettare prodotti che escludano il proprietario finale, scoraggiando qualsiasi forma di riparabilità durante la fase di utilizzo e riducendo anche la probabilità di recuperare i materiali a fine vita. La riparabilità e la ricostruzione sono altri aspetti fondamentali dell'economia circolare: ogni oggetto deve essere progettato per consentire una facile riparazione ed un aggiornamento accessibile; insieme alle parti extra e alle istruzioni su come farlo, è importante creare sistemi che supportino la riparazione; la ricostruzione prende in considerazione il fatto che le parti o l'intero prodotto possono essere ricostruiti in nuovi beni utilizzabili.

Dal punto di vista sociale le cose che usiamo influenzano le nostre vite; gli oggetti che progettiamo a loro volta ci progettano: progettare cose che danno alle persone un'esperienza alternativa, propria dei valori della sostenibilità, può essere il motore del cambiamento. I principi di influenza, equità e cambiamento sono alla base della sostenibilità sociale dell’eco-design: ciò comporta un approccio atto a ridisegnare prodotti che accidentalmente o intenzionalmente, sono stati progettati per rafforzare degli stereotipi; a riconsiderare il potenziale impatto dei prodotti su tutti i tipi di esseri umani per garantire a tutte le persone che lavorano lungo l'intera catena della produzione siano rispettate, valutate e retribuite in modo equo; progettare prodotti che, interagendo con altri agenti, possano essere in continua evoluzione e generare un impatto positivo per tutto il sistema.

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