ADI: piattaforma per la valorizzazione del design italiano nel mondo

Mercoledì, 28 Giugno 2017,
Una “piattaforma” rappresenta una comunità di persone, che pur esprimendo interessi e bisogni specifici, convergono in un territorio le cui regole di partecipazioni sono conosciute e condivise da tutti. Una piattaforma è soprattutto un straordinaria occasione di esprimere e praticare collaborazione, interazione, arricchimento della conoscenza e delle esperienze. ADI oggi si pone come una originale piattaforma capace di diventare contenuto e contenitore di tutta la sua operatività, della sua comunicazione, delle sue relazioni, capace di qualificare il proprio ruolo di produzione culturale, di coordinamento e di supporto.  Una piattaforma internazionale che sia: un luogo di reale condivisione e coinvolgimento, dando possibilità a persone, gruppi, istituzioni, imprese, media di interagire, di “trovarsi”, di condividere percorsi, progetti, proposte, costruendo la più grande “enciclopedia del design”, ma anche in un vero “mercato” delle competenze, dei talenti, delle opportunità; un palcoscenico capace di esprimere le relazioni tra la cultura del progetto e l’evoluzione dei comportamenti collettivi, uno spazio nel quale “va in scena” la contemporaneità quale sperimentazione del futuro; una narrazione, il dialogo, il confronto, la conoscenza, convergenza/divergenza e originalità delle “storie” che in essa sono narrate e che creano uno spazio di esperienze conoscitive e relazionali. In quest’ottica, un accordo importante è stato firmato dall'ADI e dalla CIDA (China Industrial Design Association): una selezione di produttori cinesi affideranno il progetto di nuovi prodotti a designer ADI, che svolgeranno il ruolo di veri e propri tutor del progetto. Del brief e della supervisione di tutte le fasi del lavoro di progettazione si occuperà ADI, che proporrà alle aziende i designer italiani, selezionati tra i soci ADI in base alle esperienze, alle competenze e alle aspirazioni. L'accordo, che rappresenta la prima tappa di un percorso di cooperazione internazionale tra ADI e CIDA, prevede che le due associazioni collaborino per offrire ai produttori cinesi progetti di qualità elaborati secondo i metodi del design italiano. ADI individuerà i designer che saranno responsabili delle fasi del processo progettuale: analisi dell'identità del produttore, elaborazione del brief, messa a punto del concept del prodotto, coordinamento dei gruppi di lavoro, supervisione dei processi produttivi e della realizzazione dei prototipi. Un compito originale nella storia dell'ADI. La funzione di mediazione e di facilitazione dell'ADI ha due aspetti: quello di offrire ai designer italiani un'occasione professionale decisamente stimolante e un contatto culturale concreto con una delle scene più interessanti e promettenti del disegno industriale mondiale. Ma è molto importante anche il contributo che ADI in questa occasione intende dare alla costruzione di rapporti positivi, professionali ed etici, tra designer italiani e imprese cinesi. Un compito che rientra pienamente nella mission storica dell'associazione, e che risponde all'esigenza di sviluppare i principi del design italiano in una dimensione globale, coerente con la scena della produzione contemporanea. Luciano Galimberti

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