In questa domenica 19 ottobre autunnale e tuttavia mirabilmente soleggiata, oltre centomila persone hanno preso parte alla Marcia della Pace.
Secondo i dati comunicati dagli organizzatori, tra loro c'erano 525 che hanno rappresentato naturalmente tutte le regioni d'Italia, 115 scuole, 275 enti locali e 478 associazioni.
Il tema scelto per l'edizione 2014 ricorda il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale: "Cento anni di guerre bastano".
Tra i primi a partecipare il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la vice presidente della Camera, Marina Sereni e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi.
Nel pomeriggio si è unita anche la presidente della Camera, Laura Boldrini.
Il messaggio che gli organizzatori hanno voluto diffondere ha canalizzato l'attenzione sul rispetto dei diritti umani. Un lavoro, cibo ed acqua a sufficienza così come le medicine necessarie a curarsi rappresentano il minimo nel rispetto dei diritti umani fondamentali. Se così non fosse, esattamente come si è già visto in alcune parti del mondo dove si vivono tensioni sociali non indifferenti, si creano conflitti, diseguaglianze e insicurezza per tutti.
E allora l'invito a riscoprire il valore della fraternità è aperto a tutti gli esseri umani, affinché questo si permei in tutti gli aspetti della vita, nella finanza, nella società civile, nella politica, nello sviluppo.
La chiave di tutto è la responsabilità personale a partire dai luoghi dove si vive, fino ad arrivare ad una politica di pace e fratellanza che lavori per il disarmo e promuova i diritti umani.
Cento esplosioni diffuse dagli altoparlanti hanno preceduto la partenza. "Cento colpi - ha detto l'organizzatore della Marcia della Pace, Flavio Lotti - che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perché non vogliamo più vedere vittime".
Non poteva mancare Don Luigi Ciotti: "La pace - ha detto - ha bisogno di noi, di speranza e la speranza ha bisogno di ciascuno di noi e prima di riformare il Paese bisogna riformare le nostre coscienze".
Mentre invece la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha posto l'accento sul lavoro quale diritto imprescindibile e principale messaggio da mandare all'Umbria.
Infine, anche Papa Francesco ha inviato un messaggio ai marciatori, impartendo la benedizione apostolica a tutti i partecipanti: "La marcia sia un'occasione per un maggior impegno nella diffusione della cultura della solidarietà , ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune".