Italia – Lussemburgo è una partita buona solo per le statistiche

Giovedì, 12 Giugno 2014,
Il grande amore del popolo perugino per la sua nazionale si è manifestato nel migliore dei modi: una festa a cui hanno partecipato tutti, anche molte donne e bambini. Un clima così sereno e disteso negli stadi italiani, ahimè, si vede molto raramente. Un solo appunto: la grande affluenza ha creato una lunga fila per entrare allo stadio alla luce del fatto che lo stadio è un po' datato e le entrate predisposte non sono in grado di sopperire ad un eventuale sold out. Sebbene fosse solo un'amichevole i giocatori in campo si sono concessi allo spettacolo, primi fra tutti quei cattivoni di Cassano e Balotelli. Stadio Renato Curi – 5 giugno, 25 mila spettatori hanno incitato gli azzurri e hanno saputo applaudire gli avversari, che si sono comportati con onore, mostrando sin da subito il loro spirito guerriero. La tinta predominante sugli spalti, ovviamente, è quella azzurra, ma in moltissimi hanno desiderato mostrare con orgoglio i loro colori del cuore: il bianco e il rosso. Al momento dell'inno l'emozione è profonda: quella melodia risveglia passioni sopite come nessun altra. Per la cronaca, Marchisio sblocca il risultato dopo soli 9 minuti grazie ad un bel cross di Balotelli che si è saputo smarcare sapientemente con la suola. Sembra il preludio di una goleada, ma solo in apparenza. Le incursioni di De Sciglio sulla fascia sinistra talvolta sono vanificate da cross imprecisi. Sull'altro versante Ignazio Abate fatica a trovare spazi le sue progressioni da centometrista. Il centrocampo fatica a fare la differenza come vorrebbe Prandelli. La qualità c'è, su questo non si discute, ma sembra che qualcosa non torni: manca la fiducia, manca forse il desiderio di osare, mancano gli automatismi da grande squadra. Prima dell'intervallo, l'unico tiro ad impegnare Moris, è una punizione del maestro Pirlo. Al 9° minuto della ripresa, finalmente fa il suo ingresso in campo Antonio Cassano, applauditissimo. E Fantantonio ripaga gli apprezzamenti sfornando assist su misura per Balotelli,. L'intesa è ottima, tanto che si sente qualcuno sugli spalti dichiarare: “senza Cassano non è calcio”. L'Italia colpisce due traverse, con Balotelli e con Candreva di testa. Poi arriva la girandola delle sostituzioni: Insigne, Cerci, Parolo, Aquilani e non ultimo anche la riserva Ranocchia, a cui viene concessa la passerella davanti al suo pubblico. A 5 minuti dalla fine, però, su calcio d'angolo ed in maniera beffarda il Lussemburgo pareggia con un colpo di testa di Chanot. La partita finisce 1-1 e a preoccuparsi sono in molti malgrado i chiarimenti del CT Cesare Prandelli: “ Il Lussemburgo è una squadra con un tasso tecnico non elevato che ha fatto dell'aggressività la sua arma migliore. In Brasile giocheremo con squadre più aperte e allora si che la mia squadra potrà dimostrare a pieno il suo potenziale”. In sostanza, pare che si sia affrontato un pungiball piuttosto che un forte pugile. L'unica consolazione viene dalle statistiche: l'Italia ha sempre eluso nell'ultima amichevole pre-mondiale. Quantomeno c'è la consapevolezza che quando si parte a fari spenti non si rischia di arrivare in fondo con le batterie scariche.

RECENSIONI ALTRI ARTICOLI

PRECEDENTI

PRECEDENTI

IN EVIDENZA

IN EVIDENZA

NUOVI

NUOVI