Micheal Kors porta in passerella una collezione sulle note dello Studio 54

17.02.19 , Moda , Giulia Ratti

 

Micheal Kors porta in passerella una collezione sulle note dello Studio 54

Studio 54 è stata una nota discoteca di New York, la sua caratteristica principale consisteva nelle provocazioni del costume e nella stravaganza delle serate proposte; l’obiettivo era quello di garantire la festa più grande ogni sera; nonostante fosse frequentata dal jet-set internazionale, le etichette sociali perdevano il loro valore al suo interno e tutti erano volti ad un divertimento sfrenato e senza regole.

L’atmosfera della discoteca era segnata da scenografie allusive, emblematiche e scintillati che alla fine della seratra culminavano in un ingente eccesso.

Il brand Michel Kors, ha scelto di far rivivere l’atmosfera del celebre club newyorkese con la sua sfilata autunno inverno 2019-2020 che si è svolta al Cipriani Wall Street di New York.

La collezione chiaramente ispirata agli anni 70 e 80, presenta giochi di sovvrapposizione e assimetrie, pelliccie ecologiche ma pur sempre imponenti, vengono sovrapposte a stampe rifinite.

I look da sera sono sgargianti e luminosi, grazie all’applicazione di lustrini.

Il patchwork rappresenta un elemento importante nella collezione, ma anche gli accessori giocano un ruolo chiave al raggiungimento di un look sofisticato ma allo stesso tempo sensuale.

In testa le modelle indossano cappelli da cocktail realizzati con velette, risultato di una collaborazione con Stephen Jones, ma sono presenti anche berretti colorati e proposte in maglia.

Gli abiti in seta stretch sembrano agevolare i movimenti delle modelle, pur non perdendo la loro sensualità, grazie all’applicazione eseguita a mano di paiettes; tra le modelle del momento compare anche la modella simbolo degli anni 70 Patti Hansen; come a voler sigillare un’ era e a sceglierne la sua rappresentante.

L’ambientazione e l’atmosfera risultano perfette e volte a trasmettere l’deale di glamour di quel tempo, la passerella è stata coperta di coriandoli dorati, in grado di risaltare ancora di più la falcata delle modelle.

Il front row è stato allestito sotto un soffitto di più di venti metri e adornato con palle da disco e giganteschi lampadari di cristallo, l’ambientazione quindi ha fatto da involucro a tre elementi principali quali il teatro, il ballo e la musica; simbolo di un’era che è pronta a tornare alla ribalta.

La chiusura dello show è stata spettacolare e particolarmente scenografica grazie all’ esibizione di Barry Manilow, che ha cantato Capo Cabana accompagnato dalle modelle Bella Hadid e Fran Summers, dopo una colonna sonora insistente fatta di Donna Summer, Pointer Sisters e Lauryn Hill.

La scelta del finale è proprio volta a porre fine alla narrativa dello show ma anche a far rivivere agli spettatori il momento di gloria, che rappresentava il finale allo Studio 54.

L’ideale di bellezza volge così a compimento grazie alla complicità di un grande artista e al coinvolgimento di un integrità in un’ ambientazione predefinita.

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