Susanna Tamaro: quando al cuor non si comanda

Mercoledì, 09 Aprile 2014,
La scrittrice triestina Susanna Tamaro, mostrò fin da giovane una particolare sensibilità e  attenzione per lo studio dell’animo umano, del dolore e della gioia, un modo forse per affrontare l’insanabile contrasto tra la libertà del suo mondo interiore e la rigidità di condotta che l’ambiente borghese in cui visse la sua infanzia esigeva. Questa dicotomia viene evidenziata dalla scrittrice in più opere come “Ogni angelo è tremendo”, nel  best seller “Va dove ti porta il cuore” ma anche nel suo ultimo romanzo “Illimitz”, in realtà il primo romanzo completato dalla scrittrice all’età di ventisei anni, ma non ancora pubblicato, che narra di un giovane che  parte da Trieste verso la cittadina austriaca di Illimitz, in cerca delle origini della sua famiglia ma anche di sé stesso. In giovinezza Susanna Tamaro ha vissuto a Roma collaborando con la RAI ma poi, per problemi respiratori, ha deciso di trasferirsi nel piccolo borgo di Porano, un comune di circa duemila abitanti nei pressi di Orvieto. Porano rivela le sue origini etrusche nelle preziose tombe dei Golini e degli Hescanas ma è durante il medioevo che conosce il suo periodo di massimo sviluppo e splendore. Grazie alla sua posizione e alla sua altezza costituiva il luogo ideale per i signori feudali per il controllo dei traffici commerciali lungo la via Cassia. A quel periodo risalgono la Villa Paolina che nei suoi maestosi giardini ospita ogni anno, nel mese di giugno, un prestigioso concorso ippico nazionale ed il magnifico Castel Rubello, nel quale è possibile affittare appartamenti e organizzare cerimonie, immergendosi nell’atmosfera degli sfarzi di corte e godendo dai giardini di una incantevole vista sul Duomo di Orvieto. Non è difficile capire perché un’affermata scrittrice con la passione per la botanica e attenta alle problematiche ambientali, abbia scelto di vivere in questo luogo. Nel 2000 Susanna Tamaro è riuscita a realizzare un progetto che coltivava da tempo, ossia la creazione di una fondazione di beneficienza che porta il suo stesso nome e che ha sostenuto importanti progetti  che vanno da corsi gratuiti di musicoterapia per anziani  ad Orvieto, a donazioni per case famiglia romane fino a corsi di formazione per ragazze che vivono nei quartieri più poveri di Bombay. Nel 2011 “Va dove ti porta il cuore”, romanzo che ha venduto più di 13 milioni di copie in Italia e nel mondo, è stato inserito tra i 150 grandi romanzi che hanno segnato la storia d’Italia ed è di questi giorni la notizia della nomina della scrittrice nel consiglio di amministrazione dell’Opera del Duomo di Orvieto. Sono lontani i tempi in cui la giovane Susanna si vedeva chiudere le porte in faccia dalle case editrici, nonostante ricevesse l’apprezzamento da parte di grandi nomi quali Federico Fellini e Alberto Moravia. Viene in mente ciò che l’anziana protagonista del suo best seller scriveva in una lettera alla nipote: “Ti ricordi quando ti insegnavo a cucinare le crêpes? Quando le fai saltare in aria, ti dicevo, devi pensare a tutto tranne al fatto che devono ricadere dritte nella padella. Se ti concentri sul volo puoi stare certa che cadranno accartocciate, oppure si spiaccicheranno direttamente sul fornello. È buffo ma è proprio la distrazione che ci fa giungere al centro delle cose, al loro cuore”. Eleonora Zeroli

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