RES Derelictae. La fabbrica produce ancora?

25.08.22 , Eventi , Alessio Proietti

 

RES Derelictae. La fabbrica produce ancora?

Reggio Emilia - Presso il Tecnopolo che ha sede nel Capannone 19 delle storiche Officine Meccaniche Reggiane, è allestita "RES Derelictae. La fabbrica produce ancora?", mostra dei giovani artisti Dario Tarasconi e Andrea Scazza che si propone di portare all'attenzione del pubblico l'estrema contemporaneità di quella che è stata una delle realtà industriali più importanti in Italia. Luogo di produzione e di socialità, di degrado e di abbandono, di innovazione e cultura, la fabbrica è ancora oggi capace di arricchire l'immaginario di una città che osserva se stessa in divenire, riconoscendo la bellezza nell'imperfezione.

Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, l'esposizione è inaugurata sabato 10 settembre, alle ore 17.30, nella Sala conferenze del Tecnopolo di Reggio Emilia. Sono presenti gli artisti, i curatori, i rappresentanti delle Istituzioni e Paolo Cianconi (psichiatra, ASL Roma1) che propone una riflessione sul tema "L'interstizio Reggiane: una città dentro la città?".

La mostra - evento collaterale a "Un tocco di classe. L'occupazione delle Reggiane 1950-51" nel Capannone 18 - è realizzata in collaborazione con CGIL Camera del Lavoro Territoriale di Reggio Emilia, STU Reggiane Spa e Parco Innovazione Reggiane, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna.

Il progetto di Dario Tarasconi e Andrea Scazza nasce da un ritrovamento fortuito avvenuto nel 2019 in uno dei capannoni abbandonati di via Agosti: 180 fotografie recuperate da un seminterrato normalmente non agibile a causa delle infiltrazioni d'acqua. Riproduzioni fotografiche delle Officine Reggiane e delle attività che si svolgevano al loro interno e nei cantieri esterni, sottoposte dall'umidità ad un processo di deterioramento che le ha trasformate in composizioni astratte. Nella quasi totalità delle immagini si sono sorprendentemente salvate le figure umane, come se il tempo non riuscisse a scalfirne la presenza.

Il titolo della mostra - "Res Derelictae" - allude all'istituto giuridico del diritto romano secondo il quale la proprietà dei beni abbandonati si acquisisce con la loro occupazione. Le fotografie delle Officine Reggiane sono state recuperate da Dario Tarasconi e Andrea Scazza e riportate a nuova vita, così come i capannoni abbandonati hanno avuto una nuova fase di vita nel periodo in cui sono stati occupati da persone senza dimora.

L'esposizione è visitabile fino al 16 ottobre e si compone di una cinquantina di fotografie, accuratamente selezionate e stampate su forex, posizionate lungo il perimetro del capannone secondo un percorso che valorizza il capitale estetico che il luogo ha prodotto. Nella parte interna è, inoltre, installato un apparato video e audio per riprodurre alcuni contenuti multimediali relativi alla realizzazione del progetto e al taglio interpretativo dato alle immagini.

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