Pitti Uomo 105

13.01.24 , Eventi , La Redazione

 

Pitti Uomo 105

 

Firenze si conferma la capitale della moda maschile e del lifestyle.
Sono stati numerosi gli attori principali della scena fashion internazionale che hanno presentato le nuove collezioni invernali. E poi, debutti, presentazioni ed eventi sia alla Fortezza da Basso a Firenze che nel centro della città. Il tema di questa edizione è stato PittiTime.

L'edizione invernale di Pitti Uomo, la numero 105, che si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze si conferma il punto di riferimento per brand e designer, buyer e stampa specializzata all’apertura della stagione. Non solo una vetrina d'eccellenza per le collezioni dell’Autunno/Inverno 2024-2025, ma anche un luogo che fa da specchio alle tendenze, alla creatività e alle nuove istanze che attraversano la società. Emblematiche le scelte come Guest designer di Luca Magliano e Steven Stokey-Daley, due giovani creativi che hanno portato a Pitti Uomo molti spunti di riflessione, oltre allo spettacolo della loro moda.

Sul fronte delle presenze sono stati raggiunti ottimi risultati: 13mila buyer (di cui 4.700 esteri, con un +4% rispetto a gennaio 2023) hanno scelto di visitare la Fortezza per scoprire le nuove collezioni di 832 brand con una rilevante percentuale di brand esteri (il 46%).. Tutti i principali mercati esteri sono risultati in crescita, con performance a doppia cifra per Germania, Francia, Stati Uniti, Belgio. Da segnalare anche il costante recupero dei principali mercati asiatici.

Il format di Pitti Uomo si conferma in tutte le sue sfaccettature, con un layout che dà risalto alle singole sezioni, ai focus sul vintage e sul mondo pets, e l'ampliamento delle collaborazioni internazionali.

In totale, i visitatori hanno raggiunto quota 20.000. Trainanti sono stati anche gli eventi speciali che hanno animato la Fortezza e alcuni luoghi iconici di Firenze.

“Pitti Uomo è a tutti gli effetti un momento di confronto irrinunciabile che rende Firenze leader nel settore delle manifestazioni dedicate alla moda”, commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Dal nostro osservatorio speciale cogliamo la voglia dei brand di essere presenti, di farsi vedere e incontrare i clienti. In un contesto unico e spettacolare, che vede riuniti tutti i protagonisti della scena fashion internazionale, Pitti Uomo offre la possibilità di una overview unica sulle nuove collezioni e di ottenere feedback utili sull'andamento dei mercati e delle principali scene creative. ll lavoro di scouting del team Pitti è stato capillare e, come sempre, siamo convinti che la cornice fiorentina offre ulteriore valore ai progetti speciali in calendario”.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovono il ruolo di Firenze nella strategia di internazionalizzazione della moda italiana attraverso il sostegno ai saloni moda 2024 di Pitti Immagine, un contributo fondamentale per il programma di incoming dei migliori operatori esteri e di comunicazione.

"Grazie a questa collaborazione - dice Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine - possiamo investire preziose risorse anche nell'invito a compratori provenienti dai mercati emergenti, sia quelli che sappiamo essere potenziali nuovi clienti del Made in Italy di qualità, sia quelli che stanno già diventando importanti per i nostri espositori nazionali. Per questa attività abbiamo lavorato con il personale degli uffici Ice all'estero, trovando sempre competenza e approfondita conoscenza dei rispettivi contesti di distribuzione e consumo, elementi decisivi per una seria programmazione".

Importante anche il rinnovato accordo di collaborazione tra UniCredit e Pitti Immagine, sponsorizzazione che vede ancora il Gruppo bancario nel ruolo di Main partner, attivo in prima linea per offrire la propria expertise e il proprio supporto ad uno dei settori chiave dell’economia italiana. “Abbiamo lavorato insieme a Unicredit con impegno e dedizione nei tre anni passati - dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine - e siamo felici che tutto ciò prosegua rinnovando fino al 2025 questa partnership che sentiamo come un vero sodalizio. L'esperienza fatta in un contesto così difficile e inedito ci aiuterà a realizzare progetti ancora migliori, non solo per noi che abbiamo firmato l'accordo, ma soprattutto per le aziende del Made in Italy che rappresentiamo e assistiamo con i nostri rispettivi eventi e servizi.”

Quest’anno il tema scelto per Pitti Immagine è PittiTime: il tempo non è qualcosa che scorre uniforme, dal passato verso il futuro, misurato esattamente dagli orologi. Accelera, decelera, cerca un ritmo. Un po' come la moda. Ecco perché PittiTime è il claim che caratterizza i saloni invernali di Pitti Immagine e la nuova campagna adv di Pitti Uomo, diretta dal regista Leonardo Corallini e coordinata dal creative director Angelo Figus.

“Niente più della scansione temporale assomiglia a Pitti Uomo che, puntuale, a ogni stagione arriva per proporre, presentare, confrontarsi, anticipare, cambiare”, commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “E sul tempo riflette anche la moda, accelerando le collezioni in sincopate sequenze di capsule, stabilizzandosi nel timeless, definendo il quiet luxury di capi che non passano, nella continua ricerca di un heritage identitario come segno di continuità. Un percorso incessante in avanti e indietro attraverso citazioni e referenze che sembrava impossibile veder tornare, in un clima che annulla le stagioni e cambia i riferimenti”.           

E in conclusione continua Raffaello Napoleone: “Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024, ebbene da Pitti Uomo n. 105 sono arrivati messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze abbiamo registrato una diffusa, grande energia e insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati”. 

                                                                                                   

 

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