"Pinocchio, Carême e altre storie"

24.01.22 , Eventi , Elisa Giglio

 

Il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia presenta dal 29 gennaio al 1° maggio un Paolo Mottura inedito con la mostra "Pinocchio, Carême e altre storie", a cura di Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati, e la realizzazione di un grande murales, che racconta l’artista e le sue passioni.

Interprete del fumetto, molto noto per la sua collaborazione con la Walt Disney, Paolo Mottura espone al CAMeC altri e meno conosciuti versanti del suo lavoro, che si distingue per il segno talentuoso, la tecnica preziosa e versatile, l’adozione di storie originali e appassionanti.

Il progetto espositivo si articola attraverso numerosi racconti illustrati, a partire dall’ultimo suo lavoro, dedicato alla più celebre e rappresentata fiaba per l’infanzia, "Pinocchio", con una serie di tele e di carte colorate che ne reinterpretano gli episodi e sviluppano una particolare metafora intorno all’invenzione collodiana. Seguono diverse tavole preparatorie originali di un’altra importante produzione, "Carême", un’ode all’amicizia, scritta da Christophe Bec, che delinea la travagliata avventura di due uomini dall’indole solitaria: Martinien Fidèle, un gracile rappresentante di aspirapolveri smarrito tra le montagne, e Aimé Carême, un restauratore di dipinti, spirito arguto oggetto di scherno a causa della sua straordinaria obesità. Ancora francese "Deus", romanzo grafico dall’ambientazione storica e dal contenuto attualissimo, il cui protagonista è una creatura umanoide - l’Uomo Nuovo - che sembra invulnerabile alle malattie. Dopo "Carême" e "Deus", "Redemption" segna la terza collaborazione tra Paolo Mottura e Christophe Bec, che qui affrontano il tema dell’uomo senza un passato, dello straniero che arriva in una città sconosciuta, fantasma, non a caso chiamata "Death" o "Redemption". Ancora alcuni disegni per il racconto visionario "Hanté", per l’audiolibro dedicato ai bambini "Per me si va nella grotta oscura" e per tre romanzi e racconti di Stefano Benni: "Terra!", "Il nuovo libraio", "Il sax del Nuvola rossa".

In esposizione, inoltre, un lavoro eminentemente pittorico, che rende conto di un Paolo Mottura sconosciuto al grande pubblico e della sua predilezione per la sperimentazione materica: "No graffiti", del 1998.

Da segnalare, infine, un contributo fondamentale per connotare il progetto inedito della mostra al CAMeC: un intervento site-specific, realizzato sulla parete del corridoio; un grande disegno ad acrilico che rappresenta l’autore stesso, circondato da oggetti e personaggi protagonisti delle sue ‘storie’ e legati alle passioni che coltiva insieme all’arte, quali la musica e il mare.

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