“Obscured Existence” è il titolo della prima mostra personale in Italia di Wang Guangyi, uno dei più famosi artisti cinesi dei nostri tempi, che nel suo lavoro affronta l’incontro delle tradizioni pittoriche occidentali e orientali.
L’esposizione aperta al pubblico presso l’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti a Firenze dal 7 settembre al 10 dicembre e curata da Eike Schmidt e Demetrio Paparoni, comprende 28 quadri mai esposti in Occidente, realizzati dal 2014 ad oggi. Alcuni dipinti creati per l’occasione presentano rivisitazioni con occhi diversi di capolavori degli Uffizi.
Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2013, si trovano nelle collezioni permanenti di musei pubblici in tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ a Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern a Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig ad Aquisgrana, e molti altri.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, si è detto “fiero di poter presentare la prima mostra personale in Italia di Wang Guangyi, artista di fama internazionale che rilegge gli immaginari collettivi – e in particolare anche alcune opere degli Uffizi – con gli occhi che guardano oltre l’immagine, oltre i confini dei linguaggi visivi e metaforici, per analizzare la condizione umana in relazione alla trascendenza”.