"Ipotesi Metaverso"

21.03.23 , Eventi , Collaboratore Riflesso

 

Altalene immersive, filosofia digitale zen, tecnonatura, visori di realtà virtuale, intelligenza artificiale, sculture blockchain, poesia e suoni generativi: dal 5 aprile al 23 luglio, l'ottocentesco Palazzo Cipolla di Roma, in via del Corso, si trasforma in "Ipotesi Metaverso", immersione nella mente dei creatori di mondi dal Barocco e, ad oggi, una tra le prime mostre internazionali a porsi domande e ipotesi sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso.

Essa è frutto dell’intuizione e della visione del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, il quale ha dato vita nel 1999 allo spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che in 24 anni ha ospitato ben 59 mostre, curandone personalmente la programmazione e spaziando dall’arte antica all’arte contemporanea sia nazionale che internazionale.

La mostra, curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ed è realizzata da Poema SpA.

Grandi artisti del passato incontrano i contemporanei sul terreno dell'immaginazione e della creazione di nuove dimensioni spaziali/esistenziali in una mostra che vede insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.

Ogni spazio di Palazzo Cipolla diventa un mondo a sé, all'interno del quale sono definiti regole e spazi sempre diversi: un'altalena speciale da al visitatore la sensazione di tuffarsi in un mondo parallelo, immagini digitali prendono improvvisamente corpo nella realtà fisica, un'opera immersiva visualizza la "filosofia digitale zen", una performance sonora crea un'esperienza di moltiplicazione sensoriale, ci si immerge in poesie generative, si incontrano sculture costruite su tecnologia blockchain e opere interattive che uniscono scienze biologiche e tecnologie digitali con la creazione di una "seconda natura".

Un percorso multimediale e multisensoriale tra pittura, scultura, incisione, arte digitale, poesia, musica, fino all'intelligenza artificiale.

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