18.10.23 , Eventi , Collaboratore Riflesso
Arriva iDesign, la design week più longeva del sud Italia giunta alla sua XI edizione, che affronta il binomio Inside/outside con i suoi confini, i labili margini del “dentro” e del “fuori” che diventano il tema della rassegna, fondata e diretta da Daniela Brignone, in programma dal 20 al 29 ottobre in diversi luoghi di Palermo, con alcune significative anticipazioni già dal 19 ottobre. Ingresso gratuito a tutte le iniziative.
I molteplici significati ai quali si ricollega il concetto di “confine” investono il settore del design dal punto di vista tecnico ed emotivo, divenendo un racconto delle fasi di un progetto, il “dentro” di una visione creativa e il “fuori” di una realizzazione, l’estetica e l’utilità, oltre a caratterizzare la produzione indoor e outdoor. Una produzione che racchiude la storia dell’oggetto e l’esperienza di chi l’ha ideato, il riconoscimento della sua qualità, la relazione con il territorio in cui nasce e diviene parte. Un prodotto che diventa il risultato di saperi e pratiche connettive e dal quale prendono forma la costruzione e la ricostruzione di immaginari.
Il pensiero espresso da Claudio Magris riecheggia nel mondo contemporaneo determinato da incertezze e assenza di equilibrio, diventando anelito verso la riappropriazione di spazi e di tempi, in cui l’essere e andare senza meta e senza confini, fisici e mentali, diventa una metafora della vita. Superare i confini vuol dire andare incontro all’altro, aprire il mondo anche a persone con disabilità tramite l’abbattimento delle barriere. Come già avvenuto in altre edizioni, infatti, nel 2023 iDesign dedica uno sguardo alle persone con disabilità, in particolare ai soggetti non vedenti o ipovedenti, in un progetto espositivo ideato insieme alla Stamperia Regionale Braille, intitolato “Il design come non l’avete mai visto. I deficit visivi come strumenti di comprensione del design”, che è inaugurato sabato 21 ottobre, alle ore 12 al Museo Riso.
In un’epoca in cui il ruolo e l’affermazione della donna è uno degli argomenti più discussi, la mostra “Una casa tutta per sé” – inaugurazione venerdì 20 ottobre, alle 17,30, al Ridotto del Cinema De Seta, Cantieri Culturali alla Zisa – vede la partecipazione di 14 donne architetto che condividono gli ambienti della propria casa, progettati dalle stesse, evidenziandone i valori, la quotidianità, le visioni, oltre che la capacità tecnica. Sullo stesso tema verte il progetto di Eliana Maria Lorena “Unico 500#barbiedonna”, un’installazione che è il risultato di una ricerca sull’identità e sull’antropologia femminile attraverso l’icona della Barbie: inaugurazione domenica 22 ottobre, alle ore 10,30, Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano, Biblioteca Comunale.
Di cosa davvero hai bisogno a casa se vai e vieni? L'installazione Relevant/Unrelevant di oggetti disegnati da Raffa Guidobono/Leftover design dentro un magazzino nel centro storico parte da una domanda e porta a riflettere sui bisogni reali, sullo spreco, sui consumi, sulle urgenze dell’abitare: inaugurazione mercoledì 25 ottobre alle ore 17 da TemporaryForeverSpace.
iDesign 2023 indaga anche i sincretismi possibili tra le sfere del design e dell’arte, volti a determinare insolite esperienze visive e materiche in cui l’insider, l’addetto ai lavori, dialoga con l’outsider, portatore di nuove riflessioni, sviluppando linguaggi ibridi. Al mondo dell’arte appartengono Jochen Mühlenbrink e Katharina Maderthaner che con “Double EyeTrouble” lavorano sull'ambiguità della realtà, in grado di creare una tensione tra percezione e aspettativa, stravolgendo la concezione di oggettività.
L’artista friulano Marco Grimaldi evoca suggestioni di interni, luci rarefatte, bagliori improvvisi e gioca con i chiaroscuri con un’installazione formata da una disseminazione di elementi che simulano un firmamento coloratissimo che, in realtà, sono piccoli, preziosi saggi di pittura.
Al di là della casa, l’outdoor affronta i temi dell’ambiente. I paesaggi fotografici dell’artista Daniela Pellegrini costituiscono “Terramare”, mostra curata da Fortunato D’Amico. Da qui emerge la materia primordiale, i 4 elementi acqua, terra, aria, fuoco. Un patrimonio da rispettare e proteggere dalla progressiva distruzione e sul quale gli studenti del Laboratorio di design di prodotto e comunicazione del Corso di Laurea in Disegno Industriale dell’Università di Palermo, guidati dal prof. Benedetto Inzerillo, hanno lavorato nell’ipotesi di costruire nuovi scenari, in cui prodotti e servizi possano contribuire alla salvaguardia del pianeta: “Design per salvare il pianeta”.
RIFLESSO
Registrazione Tribunale di Perugia n.35 del 09/12/2011
ISSN 2611-044X