L’Arco etrusco, una bianca bellezza

Domenica, 21 Dicembre 2014,
 
Arco etrusco liberato da veli e da ponteggi e pronto per essere mostrato nella sua bianca bellezza, una riconquistata libertà di apparire e d'essere, recuperato e restaurato, scomparse anche le tracce dell'incendio di oltre duemila anni fa e dello smog odierno, che oscuravano la scritta dedicatoria rossa rubino AUGUSTA PERUSIA, del I sec. a.C, di un bel timbro cromatico, e anche quella più piccola di COLONIA VIBIA, a commemorazione del titolo di colonia assegnato a Perugia dall'imperatore Caius Vibius Trebonianus Gallus (251-253). Magia di una costruzione etrusca di precisione simmetrica e non altro a fare da collante. Pietre che in alcuni punti della cinta muraria sono marchiate dal lapicida che indicava la cava di provenienza. E nell' Arco, dopo queste opere di ripulitura e restauro, appare anche più evidente la bella loggia sul torrione di sinistra, del XVI sec., che crea un insolito contrasto tra la grandiosità della porta e la ariosità rinascimentale. Dal 2011 l'iter del restaura è stato lungo e di ricerca, tra varie competenze, studi e progettazioni, e tutto grazie allo sponsor Brunello Cucinelli amante del bello, della città e della sua cultura. E tornerà a sgorgare acqua dalle teste di leone della fonte barocca ai piedi del monumento, ristoro ai viandanti di un tempo. La scritta "Augusta Perusia" è incisa sul travertino con la tecnica della rubricatura,(da "rubricare" colorare in rosso), che serviva a rendere più leggibile il testo, tecnica usata dal mondo romano, ma anche da quello etrusco di cui rimangono tracce nelle numerose urne cinerarie, e aggiunta sicuramente dopo il famoso "bellum perusinum "della storia, del 41-40 a.C. Altro elemento ritrovato, in un interstizio tra due blocchi di pietre all'altezza di circa due metri dalla superficie stradale, è quello di una moneta risalente agli inizi del XVI secolo, protetta da un velo di malta. Per questo oggi verrà coniata da un fabbro medievale una nuova moneta, a ricordo della giornata, dedicata alla nostra città e all'evento. I lavori sono stati sostenuti interamente dalla Fondazione Brunello Cucinelli, ed eseguiti a cura del Comune di Perugia, direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria, della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria, della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell'Umbria. Desta stupore rivedere il suo colore ritrovato. La "Porta pulchra" era detta, chè era infatti la più bella, e la più bella è ancora oggi.

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