Celebrazioni per i 250 anni del circo moderno a Monte-Carlo

Giovedì, 18 Gennaio 2018,
La storia racconta che nel 1768, Philip Astley, un sergente maggiore della cavalleria inglese, di ritorno dalla guerra decise di mettere a frutto le sue straordinarie doti equestri e la sua passione per i cavalli, per allestire uno spettacolo nuovo dal vivo, in cui fossero riunite, con numeri in sequenza, tre grandi specialità: virtuosismo equestre, acrobazia e comicità.  Il grande intuito fu dunque quello di dare un palcoscenico comune a discipline e personaggi, come quelle del clown, che facevano già parte della cultura popolare, ma che non si erano mai esibiti tutti insieme.  Il successo fu immediato, tanto da attraversare la Manica e da aprire le porte delle corti europee al circo moderno. Fu Luigi XVI a invitare Astley e i suoi artisti in Francia e a permettere così la diffusione di questo spettacolo originale e sorprendente. Dalla sua creazione nel 1974 da parte del Principe Ranieri III di Monaco, il Festival del Circo di Monte-Carlo è considerato a livello mondiale una delle più importanti manifestazioni circensi, tanto che il «Clown d'oro», sorta di Oscar del mondo del circo, è un riconoscimento estremamente ambito per il suo prestigio. Non è quindi un caso che S.A.S la Principessa Stéphanie di Monaco, presidente del Comitato Organizzatore del Festival e grande appassionata di quest'arte, abbia deciso per questa quarantaduesima edizione di festeggiare i 250 anni della nascita del circo moderno. Per rendere omaggio a  Philip Astley è stato quindi scelto di invitare il miglior "Passo a due equestre" della storia del circo moderno, composto da Jozsef Richter Junior e dalla sua giovane moglie Merrylu. Uno dei momenti più forti e mozzafiato di questo numero è l'equilibrio raggiunto da Merrylu sulla testa del marito, lui stesso in piedi su due cavalli che girano intorno alla pista. Il Festival del Circo di Monte-Carlo, sempre attento a unire tradizione, creazione e innovazione, ha voluto anche quest'anno proporre delle esibizioni all'altezza della celebrazione, per sedurre e soprendere il pubblico. Non potevano mancare quindi artisti provenienti, dalla Cina, con numeri davvero incredibili. Come Huang Yang, giovane equilibrista prodigio che, su un filo flessibile, ha camminato sulle mani, si è arrampicata su una scala ed è restata in equilibrio sul suo monociclo a testa in giù! In una disciplina finora quasi esclusivamente maschile. O ancora la Compagnia acrobatica di Shangahi, una delle più famose in patria, i cui acrobati hanno letteralmente sbalordito l'audience con l'esecuzione di 3 tripli salti consecutivi, di una successione perfettamente eseguita di doppie e triple giravolte e di una piramide alla cui sommità l'artista eseguiva una spaccata in equilibrio su un solo braccio. Sempre nello spirito di celebrare il genio del suo creatore, che nel 1768 aveva proposto un'esibizione di cani, tra gli invitati Evgeniy Komiarenko, della scuola del circo russo, ha presentato un numero di barboncini bianchi. Addestrati con tenerezza e complicità questi cagnolini hanno animato dei numeri divertenti e dinamici.  Lo stupore del pubblico è continuato con la Compagnia Vavilov, veri e propri atleti che hanno proposto salti, volteggi particolarmente pericolosi, che hanno raggiunto altezze di addirittura 8 metri. Non sono mancati i numeri con gli animali, grazie al Circo Nazionale ungherese, con elefanti, zebre, cammelli, lama, cavalli, poney e, eccezionalmente, anche due giraffe! Rapidità e destrezza sono stati portati alla perfezione nel numero prodigioso di Chu Chuan-Ho che si è esibito con il suo diabolo; il Duo Miracle, equilibristi contorsionisti, hanno offerto un momento di eleganza e sinuosità, mentre il trio ungherese Simet ha affascinato i presenti con il numero “Astronauti”, un gioco di equilibri mozzafiato su una struttura in movimento posta al centro della pista. Non poteva mancare ovviamente la parentesi comica in questa celebrazione del circo moderno: Andreï Jigalov, attore e brillante mimo, ha regalato momenti d’ilarità e scatenato le risate con le sue entrate improbabili. Il Festival del Circo di Monte-Carlo si è confermato anche quest’anno un evento eccezionale, che non solo ha saputo divertire e meravigliare, ma anche proporsi come il ponte magico tra passato e presente, tra continuità e innovazione, celebrando i 250 anni di uno spettacolo che non ha età e che continua ad affascinare nel tempo.

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