Sei giardini alternativi a Lucca

Sabato, 13 Agosto 2016,
 
Mura creative: paesaggi emergenti tra tradizione e modernità  La città di Lucca nei giorni 2, 3 e 4 settembre 2016 ospiterà il suo primo garden design festival, Mura creative, dal tema Il giardino murato: variazioni sul giardino di margine come espansione del concetto dell'hortus conclusus. L'iniziativa, volta ad omaggiare e far conoscere le mura della città di Lucca, è inaugurata da Murabilia, mostra mercato del giardinaggio di qualità, giunta alla sua sedicesima edizione, con la collaborazione dell'Opera delle Mura, dell'Ordine degli architetti di Lucca e dell'Associazione italiana Architetti Paesaggisti, Sezione Toscana-Marche-Umbria. L'evento presenterà sei allestimenti paesaggistici sugli spalti delle mura lucchesi, dislocati fra i baluardi San Regolo e La Libertà. Al concorso sono stati invitati a partecipare, dal mese di aprile al 19 giugno 2016, in forma individuale o in gruppo, architetti, agronomi e paesaggisti. La giuria, presieduta dall'architetto paesaggista Gabriele Rochard, ha selezionato i seguenti progetti: –  Dedalo, di Luca Pitanti e Davide Pucci, in cui viene affidato al labirinto il compito di segnare gli spazi, con vuoti e pieni. Al termine del piccolo viaggio è stato posto uno spazio informativo contenente notizie sulla vegetazione incontrata durante il tragitto. Il percorso labirinto è stato pensato anche per permettere l'accesso alle persone con disabilità. –    Il giardino proibito, di Andrea Stanghini e Veronica Van der Horst, che pensa un mondo senza le piante proibite. Si è invitati a riflettere sul perché si sia arrivati a proibire la coltivazione di alcune specie vegetali, al posto di investire sull'educazione dell'uomo nella conoscenza ed utilizzo delle piante. Il tutto si gioca attorno alla dialettica conoscenza-potere. – Ha-Ha, di Stefanie Gross e Valeria Parea, riprendendo un'antica pratica costruttiva, include il paesaggio come abbellimento, ma anche come mezzo difensivo. –   Ortus bar, di Giulia Barone, Sara Zaveti ed Eleonora, è un orto costruito da materiali di recupero, piante e profumi del mediterraneo, in cui il visitatore avrà la possibilità di prendere alcuni semi, oppure degustare un cocktail con ingredienti di terra. – In or out, di Francesca Adragna, Federica Cesaretti, Francesca Velani, Emi Petrini, Beatrice Speranza, Manuel Cogilione, Stefano Martinelli, vuole far riflettere sugli effetti che i contesti hanno sulla realizzazione dell'individuo. In questo percorso il visitatore avrà modo di riflettere sulla propria persona. Alcuni vivranno il luogo come una delizia, altri come un luogo di frustrazione ed altri ancora come una necessità di rivincita. –  The garden within, di Andrea Innocenzo Volpe, Giuseppe De Leo, Yoichi Sakasegawa e Rossana Poli, riflette sul rapporto che l'uomo ha con il sacro e con la tradizione. Una sedia da giardino diviene il punto d’osservazione principale del confine fra dentro e fuori, fra il cosmo e il caos. Disca R. Angelica

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