Economia circolare: i risultati in Umbria

30.09.22 , Ambiente , Collaboratore Riflesso

 

Economia circolare: i risultati in Umbria

Economia circolare: un successo il progetto per favorire la transizione ecologica del sistema economico. Presentati i risultati dell’Umbria, i settori manifatturiero e agroalimentare in testa, seguono servizi e gestione rifiuti.

Il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti: “Straordinaria la partecipazione delle imprese umbre. Quella dell’economia circolare, pilastro della transizione ecologica, è una sfida alta dell’innovazione non solo sul piano ambientale, ma anche su quello sociale, del posizionamento competitivo e della resilienza delle nostre imprese”. Gli interventi degli Enti e delle Associazione firmatarie del “Patto degli Otto”, i dettagli dei dati emersi dalla relazione di Ecocerved. La testimonianze di 6 delle 23 imprese (le pratiche di economia circolare selezionate nella regione in realtà sono state 25, ma due aziende sono afferenti a uno stesso Gruppo). L’80% delle pratiche di economia circolare aziendale selezionate in regione ha preso avvio negli ultimi 5 anni. Le criticità segnalate dagli imprenditori.

Le valutazioni "Buono (=7)" e "Ottimo (=9)" che superano il 90%; le valutazioni insufficienti, dove ci sono, che non superano mai l’1%; oltre il 95% degli utenti dice che la sua conoscenza è migliorata dopo i seminari (tra questi, quelli che pensano che sia mediamente o decisamente migliorata rappresentano l’85%); Il 96% degli utenti, in tutti i seminari, che afferma come la formazione a distanza sia una soluzione valida anche dopo la fine dell’emergenza Covid.

Sono alcuni dei risultati in Umbria del programma “Sostenibilità ambientale”, avviato da Unioncamere nel 2021 per promuovere crescita e posizionamento del Sistema Camerale in materia ambientale con servizi innovativi per lo sviluppo di un mercato circolare, presentati nel webinar “Sostenibilità ambientale – Le buone pratiche delle imprese umbre”. Un webinar che ha suscitato vasto interesse e che è stato caratterizzato da una robusta partecipazione, con al centro le 23 aziende della regione selezionate – in realtà le pratiche di economia circolare selezionate nella regione sono state 25, ma due aziende sono afferenti a uno stesso Gruppo – che rappresenta un numero tra i più elevati d’Italia, in proporzione alla densità imprenditoriale (a livello nazionale sono state 497 le aziende selezionate). Imprese che hanno aderito con le proprie buone pratiche al Progetto per favorire la transizione ecologica del tessuto imprenditoriale, partendo da quanto finora è stato realizzato dalle aziende della regione nell’ambito dell’economia circolare, dalle strategie “verdi” adottate. L’obiettivo è di giungere ad una raccolta di best practice, ossia esperienze aziendali che applicano, anche in una singola procedura, un metodo coerente con i principi di circolarità come ad esempio la scelta di specifiche materie prime, efficienza dei processi produttivi e riciclo. Un’iniziativa, quindi, per intercettare e raccogliere le buone pratiche di economia circolare sul territorio, in modo da dare loro visibilità e diffonderle anche nel resto d’Italia, divulgando gli esempi più interessanti per promuoverne la replicabilità e favorire lo sviluppo di sinergie a livello geografico e/o settoriale. Dimostrando che si può fare innovazione con soluzioni circolari che non stravolgono il business.

Il “Patto degli Otto”, un successo riconosciuto. Un progetto nato e portato avanti grazie al Protocollo d’intesa firmato da Camera di Commercio dell’Umbria, Regione Umbria, Arpa e le Associazioni di categoria umbre Confindustria, Cna, Confagricoltura, Confcommercio per dare appunto attuazione al programma nazionale “Sostenibilità ambientale”. Aprendo e concludendo i lavori del webinar, il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, ha parlato di “uno straordinario successo a cui dare continuità, perché quello dell’economia circolare, pilastro della transizione ecologica delle imprese, è un tema cruciale, una sfida alta dell’innovazione non solo sul piano ambientale, ma anche su quello sociale, del posizionamento competitivo e della resilienza delle nostre imprese. Un tema su cui occorre coinvolgere tutte le imprese, individuando strategie e incentivi benchmark, facendo tutti gli sforzi possibili perché partecipi da protagonista anche la vasta platea delle piccole e micro imprese, non solo le medie e le grandi. I segnali che giungono da risultati di questo consuntivo del Progetto sono eccellenti e stimolanti per guardare ancora più avanti”. Sulla stessa linea gli interventi dei rappresentanti degli Enti e delle Associazioni di categoria dell’Umbria firmatari del “Patto degli Otto”.

AMBIENTE ALTRI ARTICOLI

PRECEDENTI

PRECEDENTI

IN EVIDENZA

IN EVIDENZA

NUOVI

NUOVI