03.11.21 , Architettura , La Redazione
Green Table 2021, il Forum internazionale su Architettura e Design per il futuro, saluta le quattro giornate in presenza a Perugia, ma non si ferma qui e la numerosa community che si è venuta a creare si sposta dal palcoscenico reale alla piattaforma digitale.
È vero che si sono spente le luci dell'Auditorium San Francesco al Prato, un'architettura del 1250 protagonista indiscussa dell'iniziativa tanto quanto relatori, contributors e pubblico sia in presenza che collegati da remoto, ma di certo non tacciono le voci.
Le attività di dialogo ed approfondimento sui diversi ambiti di confronto della crescente comunità di Green Table (in cui si trattano i temi del design, architettura, urbanistica, territorio, economia, filosofia, ambiente, natura, sostenibilità) continua sulla piattaforma digitale forum.greentable.it, in attesa del secondo round nel 2022.
La prima edizione in presenza a Perugia, che si è conclusa sabato 23 ottobre con il concerto di Andrea Ceccomori “Il battito naturale!”, riprende il suo viaggio con una serie di iniziative culturali che hanno come sfondo i concetti di sostenibilità ambientale e cultura del progetto, di cui la prossima tappa in programma è a Shangai con un panel, la cui curatela scientifica è affidata al designer e architetto Aldo Cibic, dal titotlo “NICE 2035 Living Line” un progetto di innovazione sociale coordinato dalla School of Design & Innovation alla Tongji University di Shanghai.
Green Table - Auditorium San Francesco al Prato - Opening
L'obiettivo comune e condiviso del Forum è quello di costruire un futuro migliore attraverso il binomio potenziato di pensiero ed azione, in un dialogo autentico con esponenti del design, architettura, scienza, filosofia ed economia.
“Green Table lavora per riportare al centro il significato di sostenibilità sociale ed economica, oltre a quella ambientale, e questo riguarda lo sviluppo integrato delle persone e la qualità della vita, lo spazio pubblico, il rapporto con l’ambiente, la prossimità dei servizi, la mobilità e l’interconnessione, fisica e digitale è un atto necessario per restituire un significato più profondo alla parola Umanità» osserva Andrea Margaritelli presidente di In/Arch - Istituto Nazionale di Architettura “e lo fa ispirandosi, in una sorta di processo di mimesi, attraverso il quale gli uomini apprendono una modalità di agire virtuoso, come lo è il sistema d’intelligenza distribuita ed organizzata tipica del mondo vegetale. Perché esiste un’alternativa alla lotta per la sopravvivenza in senso darwinistico ed è quella del mutuo soccorso e solidarietà reciproca. Proprio quella che caratterizza le relazioni tra gli alberi in foresta. E lo ricordo nel centenario della nascita dell’artista tedesco Joseph Beuys la cui frase ‘Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi perché apparteniamo l’uno all’altro e dobbiamo esistere insieme’ guida il mio pensiero”.
Il Forum, promosso da Fondazione Guglielmo Giordano e Media Eventi, in partnership con l’Istituto Nazionale di Architettura, l’Associazione per il Disegno industriale e il supporto del Consiglio Nazionale Architetti, conta su una preziosa rete di collaborazioni istituzionali quali la Regione Umbria, il Comune di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, importanti main partner privati dall’anima autenticamente verde tra cui Aboca, Listone Giordano, Paghera e Rubner e il partner tecnologico Wyth con la sua innovativa piattaforma digitale e partner culturali quali Università degli Studi di Perugia, Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Accademia Belle Arti Perugia, PEFC Italia - Programma di riconoscimento della certificazione forestale.
Protagonista della giornata inaugurale – Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, accademico di fama internazionale – ha illustrato lo stato di salute del pianeta, ponendo l’accento sul riscaldamento globale e richiamando l’esigenza di difendere la natura, il patrimonio arboreo primario e tutte le specie viventi. «Dobbiamo trovare soluzioni: i nostri comportamenti e le nostre attività riscaldano il pianeta, le nostre produzioni di materiali, cemento e plastica, hanno superato il peso complessivo delle specie animali presenti nella terra. Un aumento di temperatura di 2 gradi centigradi è incompatibile con la vita e vuol dire andare incontro molto rapidamente ad una catastrofe. La buona notizia è che c’è una soluzione e va cercata negli alberi, che vanno piantati e utilizzati per costruire i luoghi in cui dobbiamo vivere».
Numerose le risposte e le proposte consegnate al Forum per contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile, dagli oltre 60 speaker tra esponenti del design, dell’architettura, della scienza, della filosofia e dell’economia, come Patricia Urquiola, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, Dante Oscar Benini, Matteo Thun, Alessandra Stefani, Massimiliano Fuksas, Regina De Albertis, Alfonso Femia, Maria Concetta Mattei, Aldo Colonetti, Patricia Viel, Enzo Fortunato per citarne alcuni, che hanno dialogato seduti intorno al tavolo verde disegnato da Michele de Lucchi.
Sono di Michele De Lucchi anche le architetture monumentali simboliche (Earth Stations) pensate per le cinque condizioni climatiche – desertica, temperata, continentale, polare, tropicale – che celebrano le abilità manuali dell’uomo (Many Hands), luoghi accoglienti in cui preservare le diversità culturali e costruire nuovi set mentali e assiomi positivi con cui vedere la realtà, nel rispetto del pianeta e di tutti gli esseri viventi. Una “visione felice di futuro” – concreta quanto le architetture alberate realizzate da Stefano Boeri Architetti in tutto il mondo – per accogliere la natura come componente originaria e proporre un nuovo equilibrio tra sfera urbana, agricola e naturale.
L'architetto Michele De Lucchi a Green Table
L’esigenza di rovesciare gli attuali paradigmi di crescita e sviluppo viene anche dal mondo dell’economia e della finanza: Deborah Zani e Massimo Mercati, rispettivamente CEO di Rubner Haus e di Aboca, sostenitori della manifestazione, delineano i tratti di imprese che agiscono come comunità, contribuendo al benessere dei territori; dallo stesso tavolo, Marco Morganti, responsabile della direzione Impact di Intesa Sanpaolo, rilancia l’inclusione creditizia quale forma di sostegno all’economia sociale, atto necessario per ridurre le disuguaglianze e contribuire alla ripartenza e alla crescita equilibrata del Paese.
Ma veniamo ai numeri. Il ricchissimo patrimonio di contributi, con oltre 1400 minuti di contenuti, è oggi interamente fruibile online sulla piattaforma forum.greentable.it a testimonianza di un impegno collettivo fatto di pensiero e azione per promuovere un cambiamento responsabile dei nostri stili di vita e comportamenti.
Sono stati 3.050 i fruitori in presenza e più di 3.000 gli iscritti sulla piattaforma WYTH che hanno seguito gli oltre 30 appuntamenti tra incontri live e in differita da Milano, Amsterdam, Barcellona e Monaco di Baviera, a cui si aggiungono gli spettacoli e i momenti performativi che si sono susseguiti nel corso delle quattro giornate perugine, con una rilevante presenza composta da progettisti (52 per cento) a fronte di un’altrettanta partecipazione di utenti provenienti dal mondo dell’economia, dell’imprenditoria, delle università, della pubblica amministrazione e delle associazioni.
“I dati delle presenze al Forum sono molto confortanti – sostiene Carlo Timio, ideatore e co-organizzatore di Green Table insieme a Andrea Margaritelli – considerando che ancora ci troviamo a vivere in un contesto di emergenza pandemica. La significativa comunità di persone che si sono aggregate intorno ai valori e ai principi della sostenibilità sviscerati sotto molteplici aspetti, dal design alla natura, ci fa ben sperare su un’ulteriore e continua estensione della base anche attraverso la piattaforma crossmediale. Profondo è il senso di responsabilità che sentiamo e che abbiamo deciso di addossarci per contribuire a cercare soluzioni, individuare azioni e fornire risposte a quesiti, dubbi, incertezze che caratterizzano questo momento storico di transizione ecologica, economica e sociale, che siamo convinti porterà a un nuovo rinascimento, un umanesimo capace di mettere la persona al centro, un mondo più equo e dignitoso”.
Una comunità in crescita che, nel corso dei prossimi mesi, rimarrà interconnessa e stimolata a mettere a terra cambiamenti positivi, da quelli individuali ai collettivi, nella piena consapevolezza di un impegno in prima persona nella tutela della specie umana sul pianeta e nella ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, tra costruito e natura, tra macchina e vivente.
“Perugia e l’Umbria ancora una volta hanno dimostrato la loro propensione ad ospitare eventi di alto profilo come è il Green Table”. È quanto ha affermato la Presidente della Regione Umbria commentando l’ottimo risultato di pubblico e la grande attenzione internazionale che ha ricevuto la prima edizione della manifestazione. “Sin dalla nascita del progetto, la Regione lo ha sposato in pieno essendo profondamente consapevoli della necessità di affrontare con serietà e metodo le politiche che riguardano il nostro domani, e tali tipo di iniziative sono in grado di donare un significativo apporto alla discussione e di arrivare alle coscienze umane. Al contempo siamo certi che gli investimenti che le istituzioni fanno per far nascere e crescere questi eventi si trasformino in straordinarie occasioni di arricchimento culturale e di promozione del nostro territorio. L’Umbria non è solo stata la sede in cui si è parlato di sostenibilità e futuro, ma la nostra regione, grazie alle sue peculiarità, può, è e continuerà sempre più ad essere protagonista delle sfide che tutto il pianeta è chiamato ad affrontare. Mi complimento e ringrazio gli organizzatori e tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del Green Table, ribadendo la disponibilità della Regione a continuare questa sinergica collaborazione tra pubblico e privato per dare seguito a questa iniziativa di elevata qualità anche per gli anni a venire”.
Gli fa eco il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, che dichiara: “Sono stati quattro giorni appassionanti, pieni e interessanti, per questo ringrazio tutti gli esperti intervenuti che hanno cercato soluzioni concrete in favore di una relazione armonica tra uomo e natura, perché quella della difesa del pianeta non è una sfida, è ‘la’ sfida a cui si accompagnano tutte le altre sfide. Un ringraziamento speciale va ad Andrea Margaritelli, a tutta l’organizzazione con Carlo Timio, la Fondazione Giordano e Media Eventi, l’Istituto nazionale di Architettura, l’Associazione per il disegno industriale, il Consiglio nazionale degli Architetti e tutti i partner della manifestazione”.
«Attraverso l’innovativo format digitale e il confronto tra numerosi esperti – afferma la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – Green Table ha focalizzato l’attenzione su temi oggi più che mai attuali per promuovere soluzioni creative e vincere la sfida verso lo sviluppo sostenibile. La funzione della nostra Fondazione, che con entusiasmo ha dato il proprio contributo alla realizzazione dell’evento, sarà sempre più quella di porsi come catalizzatore di risorse e sperimentatrice di modelli replicabili, che trovino declinazione a livello locale attraverso la collaborazione con attori diversificati, dalle Istituzioni al Terzo Settore, e che ambiscano a consolidare azioni condivise su scala nazionale per affrontare la natura complessa e interconnessa dei problemi ambientali, economici e sociali e contribuire alla reale quanto ormai necessaria svolta green del nostro Paese».
In attesa di potersi ritrovare in presenza sempre in Umbria nel 2022, la comunità di Green Table rimarrà interconnessa attraverso la piattaforma digitale, stimolando il confronto sui cambiamenti individuali e collettivi, nella piena consapevolezza che ciascuno debba impegnarsi per trovare un equilibrio con l’ambiente.
RIFLESSO
Registrazione Tribunale di Perugia n.35 del 09/12/2011
ISSN 2611-044X