EXTRA – geometrie in bilico tra Arte e Design

13.12.21 , Arte , La Redazione

 

EXTRA – geometrie in bilico tra Arte e Design

EXTRA – geometrie in bilico tra Arte e Design, per l’edizione 2021 stupisce il pubblico e sfida i confini andando letteralmente OLTRE LO SPAZIO.

Consapevole di aver contribuito a far rinascere una delle vie più belle del centro storico vercellese, rinnova il concetto di esposizione come un acquario nella città e va oltre i confini naturali ed architettonici, generando nuovi spazi temporanei in un’altra passeggiata storica, rivalutandone la visibilità e le potenzialità, anche in vista degli importanti progetti di riqualificazione ambientale comunali.

Il nuovo gruppo Extra sempre più “maturo” e pronto a nuove sfide, rinnova il concetto di mostra a cielo aperto, percorribile in ogni istante della giornata per cercare nuovi spunti di arredo, Design, Arte e Fashion.

Con una citazione alla celebre pellicola di Stanley Kubrick del 1968, “2001: Odissea nello Spazio” (scritta con Arthur C. Clarke), EXTRA 2021 crea scenari atemporali seppur costantemente proiettati al futuro, sognando di approdare in spazi incontaminati ove generare nuova vita, portando energia, luce, focolai domestici e natura.

I rimandi alla trama sono straordinariamente contemporanei, anche nelle criticità di pandemie e difficoltà, di sviluppo tecnologico e scientifico al confine tra opportunità e criticità. Visitabile dino al 19 dicembre 2021 (Viale Giuseppe Garibaldi, Vercelli).

EXTRA 2020, curato da Serena Mormino, è reso possibile grazie alla partecipazione di: DESIGN, AD di Antonio Ardizzone, Arredamenti Prella & C srl, Borgo Divisione Luce, Giovannini Arredamenti, Piero Raimondo, SGA Arredamenti, ANDREANA Fashion Gallery. ARTE: Lello Ardizzone aka Tony Wetfloor. Organizzato  con il Patrocinio e sostegno della città di Vercelli, Ascom, Comtur, Associazione Culturale AMARTE, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Atena Iren, Claas, Gruppo Nuova Sacar – Volvo Autovar, Alba Tetti.

 

TESTO CRITICO di Serena Mormino

Immaginare EXTRA 2021 è stato più che mai come scrivere una storia, non solo un nuovo capitolo di un bellissimo romanzo contemporaneo… far vivere un’esperienza inaspettata ai fruitori, consapevoli di ciò che è stato creare un acquario nella città e contribuire a far rinascere una via nel 2020 e proiettarsi nel futuro imminente, così apparentemente lontano, in un’epoca di timori ed incertezze, ma ancora più bisognosa di concretezza e vita sociale.

La mente si apre con entusiasmo dimostrando che la creatività è in grado di andare “OLTRE”.

Epoche in cui i Millennial sembrano tecnologicamente superati dalla Z generation e la storia dell’universo viene raccontata attraverso videogiochi ed app, Extra varca nuovi confini e genera un’edizione che va “oltre lo spazio” tradizionalmente espositivo e porta ove sorgevano parte delle mura dell’antica Vercellae, proprio lungo il tratto che conduce alla stazione centrale, nuovi moduli e una nuova visione di mostra a cielo aperto, punto di ritrovo della collettività, anticipandone la visione futura.

Perché proprio quando si immagina che sia sufficiente attivare/disattivare quel nuovo compagno di vita che è la tecnologia per connetterci al mondo e superare confini, in realtà ci si rende conto che la barriera non è altro che quella stessa apparente certezza ed assioma a cui abbiamo affidato i nostri pensieri e programmi, quel cloud che ha trasformato le nostre abitudini in momenti e spazi puramente virtuali.

Mezzi altamente tecnologici ed energeticamente rispettosi, dotati di controllo satellitare e comandi remoti capaci di sostituire, seppur parzialmente, l’intelligenza umana, aiutano a superare confini non solo temporali ma, al contempo, ricordano costantemente che la sola intelligenza artificiale non potrà mai sopperire la mente umana con la sua innata creatività, genialità ed i suoi stessi limiti. E proprio questi limiti sono l’energia insostituibile che porta l’Uomo a migliorarsi, a superare ostacoli e ogni tipo di barriera.

Ed ecco che la sola mente e creatività umana riesce ad abbellire ogni istante e luogo delle nostre vite, delle nostre città e dei luoghi più remoti, portando con sé sogni fatti di realtà, oasi animali in terre inesplorate, luce laddove non esiste corrente, focolai domestici ove non esistono ancora muri ma soli spazi illimitati…

Arte ove non sono reperibili i colori tradizionali, ma solo oli su ipad… come Tony Wetfloor, famoso personaggio contemporaneo ed amico di Siri ma ancora non identificato, trasforma coperte di nuova generazione, lamiere e resine in opere capaci di comunicare bellezza e cultura.

Attimi di vita reale, di casa, di incontri aspettati come fossero rare stelle cadenti ricche di desideri, luci da palcoscenico per riportare al centro dell’attenzione noi stessi davanti ad uno specchio ove poterci rivedere e non solo immaginare come ci vedono gli altri…

Ricordate il piccolo astronauta protagonista della precedente puntata di Extra… sembra aver scoperto la sua via lattea nonostante la pandemia (profezia poeticamente corretta quella del 2001, probabilmente Kubrick, solo giocando con i numeri, la collocherebbe ai giorni nostri)… ma ha deciso di lasciare i suoi panni e tra una comparsa e l’altra di 6 personaggi in cerca d’autore… ops 10 scusate… di confondersi con il pubblico…

 

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