L'arte circense a Monaco

29.01.19 , Costa Azzurra , Marinella Cucciardi

 

L'arte circense a Monaco

Il Comitato Organizzatore del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, sotto la Presidenza di Sua Altezza la Principessa Stephanie, ha raccolto per quest'anno una grande sfida, dopo l'edizione 2018 dedicata al 250° anniversario dell'arte del circo moderno onorare la tradizione, sostenere la creazione e continuare a sedurre il pubblico con numeri sempre più mozzafiato.

Oltre 150 artisti, provenienti da 15 paesi, si sono esibiti sulla famosa pista di Fontvieille per vincere i rinomati premi, il clown oro, argento e bronzo, consacrazione di un'intera carriera.

La Russia ha partecipato quest'anno con un gran numero di artisti. La delegazione, guidata da Gia Eradze, produttore e direttore artistico del Royal Circus, era composta da 68 persone, tra cui 24 ballerini del Grand Ballet. Gia Eradze ha creato uno stile incomparabile, sottile mix di lusso e modernità, e i costumi indossati dagli acrobati, veri modelli di haute couture, sono stati uno dei punti salienti di questa edizione 2019.

Il Festival del Circo di Montecarlo si propone fin dalla sua creazione come un appuntamento di innovazione, perché l'arte circense continua a evolvere e a trasformarsi, ma anche di tradizione, poiché solo essa può garantire un'evoluzione armoniosa.

La troupe Aliyev, originaria del Kazakistan, rappresenta questa fusione tra passato e futuro. presentando un numero di rara eleganza e complessità tecnica di artisti volanti sul tema di "Dante", la compagnia è diretta dal coreografo Alexandre Grimaïlo.

La giovane artista Nazerke Merekekyzy ha inventato una nuova disciplina circense proponendo in anteprima mondiale un numero di equilibri audaci su Hoverboard (Segway) con la sua partner Yoka Konyrbaeva.

The Without Socks, trio clownesco russo, con un approccio molto personale, nonostante la loro giovane età, hanno saputo ridare freschezza e modernità a una tradizione che caratterizza il circo da sempre.

Infine, la Gypsy High School, presentata da Yuri Volodchenkov e la bella ballerina Avelina Kvasova, ha regalato un momento di suggestione e atmosfera alla serata. Oltre alla magnifica complicità che regna tra il cavaliere e il cavallo di nome "Légion", le figure realizzate dai due artisti hanno offerto un'indimenticabile esibizione gipsy.

Creando il Festival Internazionale del Circo di Montecarlo nel 1974, il Principe Ranieri III aveva già sottolineato la necessità di trattare con rispetto gli animali, non solo durante la loro esibizione, ma anche al di fuori della pista. Il rispetto, la complicità, il gioco e l'affetto sono valori che il Comitato Organizzatore continua a promuovere: gli animali, spesso nati nei circhi, sono considerati veri artisti, senza i quali il circo non esisterebbe.

Non sorprende quindi il grande successo che ha ottenuto presso il pubblico presente l'esibizione di Martin Lacey, considerato il più grande addestratore di animali selvatici del mondo, che ha presentato un gruppo di 26 grandi felini, riuniti in un una sola gabbia, in cui l'uomo con fermezza e dolcezza, crea la complicità necessaria per far eseguire figure mozzafiato.

Marcel Kremer, uno dei più famosi addestratori tedeschi è tra i pochi a presentare bisonti provenienti dagli Stati Uniti. I cinque esemplari, di più di 800 chili ciascuno, si sono esibiti sulla pista a fianco di un magnifico cavallo mustang. L'affinità tra l'allenatore e i suoi animali è sorprendente.

Se non può esistere il circo senza animali, non può esistere il circo senza l'esibizione del paese culla delle arti circensi, la Cina.

Quest'anno il pubblico ha potuto ammirare le acrobazie su aste flessibili di Xing Yunwei, che impilando le aste ha costruito due colonne all'apice delle quali si è esibito in una spaccata sorprendente e altri incredibili esercizi.

Infine, gli artisti della compagnia acrobatica di Pechino, utilizzando tre materassini disposti ad angolo retto e in movimento, con una sconcertante agilità, hanno realizzato un vero e proprio spettacolo acrobatico.

Ancora una volta il Festival Internazionale del Circo di Montecarlo ha saputo regalare al suo pubblico l'incanto, la magia che solo l'arte circense, sospesa tra tradizione e innovazione, sa offrire.

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