Il Festival del cinema di Cannes si regala una 76a edizione eccezionale!

12.06.23 , Costa Azzurra , Marinella Cucciardi
Ph. Sergio Fracchia

 

Il Festival del cinema di Cannes si regala una 76a edizione eccezionale!

Dopo 12 giorni di film, feste e tapis rouge costellato di star e abiti glamour, il sipario è calato sul Festival del cinema di Cannes.

Come per fare eco alle notizie incoraggianti a livello internazionale che annunciano una vera ripresa del mercato del cinema, sospinto dal pubblico che ritorna a riempire le sale, l’edizione 2023 si è svolta in un clima di ottimismo ed eccitazione.

Nonostante qualche polemica, come quella suscitata dalla presenza di Johnny Depp, dopo il processo per violenze coniugali, per presentare il Jeanne du Barry, il Festival ha entusiasmato soprattutto per un programma equilibrato e di buon livello e per i momenti magici che solo il cinema sa offrire.

L’atmosfera suggestiva che da sempre accompagna il Festival di Cannes si è rivelata già a partire dalla cerimonia di apertura.

Chiara Mastroianni, madrina della serata, elegentissima in un abito Céline, ha dato inizio alla cerimonia riservando una bella sorpresa agli spettatori presenti in sala. Sul palco in penombra, la figlia di Marcello Mastroianni ha intonato una canzone di Luigi Tenco, mentre alle sue spalle veniva proiettata l'immagine della Palma d'Oro e la foto di sua madre, Catherine Deneuve, scattata da Jack Garofalo nel 1968, durante le riprese di La Chamade, un film di Alain Cavalier. Nel cliché in bianco e nero, manifesto ufficiale del Festival di questa edizione 2023, l’attrice incona del cinema francese si sistema i capelli, il viso illuminato da un bellissimo sorriso. Un momento sospeso che ha rapidamente conquistato il pubblico.

La serata è poi continuata all’insegna dell’emozione : dapprima con la consegna da parte di Uma Thurman della Palma d’oro d’onore a Michael Douglas per celebrare la sua brillante carriera, e infine con la solenne apertura del Festival, annunciata proprio da Catherine Deneuve, che ha reso omaggio al popolo ucraino, recitando i versi della poetessa Lessia Oukraïnka.

21 i film presentati in competizione quest’anno, tra i quali la giuria presieduta dal regista svedese Ruben Östlund, vincitore dalla Palma d’oro nel 2022, ha dovuto selezionare i vincitori nelle varie categorie.

Per il più prestigioso premio della Palma d’oro, i film più attesi erano : Le foglie morte del finlandese Aki Kaurismäki, grande habitué del Festival ; The Old Oak, di Ken Loach, che a 86 anni è venuto a Cannes per conquistare la sua terza Palma ed entrare così nella storia del cinema ; Firebrand, del regista brasiliano Karim Aïnouz, che racconta la storia di Catherine Parr, la sesta e ultima moglie di Enrico VIII interpretata da Alicia Vikander, con Jude Law sorprendente nel ruolo del re crudele e tirannico.

Ma due film erano considerati i veri favoriti di questa edizione, Anatomie d'une chute, della regista francese Justine Triet e The Zone of interest di Jonathan Glazer, il dubbio sembrava solo riguardare come si sarebbero spartiti i due premi maggiori del Festival.

La suspense è stata infine tolta alla cerimonia di chiusura, con l’attribuzione della Palma d’oro a Justine Triet, che diventa cosi la terza regista donna a vincere a Cannes, dopo Jane Campion e Julia Ducournau.

Il suo Anatomie d'une chute unisce dramma intimo e genere poliziesco, un film d’autore che dovrebbe toccare il grande pubblico e che ha già conquistato la critica internazionale.

Il Gran Prix è invece stato attribuito a The Zone of interest di Jonathan Glazer, che racconta la spaventosa banalità del male, descrivendo in modo clinico e agghiacciante la quotidianità disinvolta della famiglia borghese del comandante del campo di sterminio nazista di Auschwitz.

Piccola curiosità, la straordinaria attrice Sandra Hüller è, caso davvero unico nella storia del Festival, protagonista di entrambe le pellicole.

Il grande attore giapponese Kôji Yakusho ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo quasi muto in Perfect Days di Wim Wenders, mentre il premio per l'interpretazione femminile è stato assegnato all'attrice turca Merve Dizdar per About dry grass di Nuri Bilge Ceylan.

Non si puo celare un po’ di delusione per il cinema italiano, che si è presentato in forze a Cannes: era dal 2001 che al Festival non si registravano tre film italiani in lista per la Palma d’oro.

Marco Bellocchio, veterano del Festival, a 84 anni ha scritto una storia potente, alternando umorismo pungente e scene struggenti, raccontando nel suo Rapito il famoso caso di Egardo Mortara, un ragazzino ebreo sottratto alla sua famiglia nel 1858 per essere cresciuto come cattolico da Papa Pio IX.

Alice Rohrwacher, che a Cannes ha conosciuto solo successi, ha proposto La chimera, storia di un archeologo coinvolto in una rete internazionale di reperti etruschi trafugati, che si svolge tra Lazio e Toscana. Film un po’ meno convincente dei precedenti, da apprezzare soprattutto per le interpretazioni di Josh O’Connor, nel ruolo del protagonista, e di Isabella Rossellini, che interpreta con bravura un’anziana nobile decaduta un po’ svampita e fuori dalla realtà.

E infine Nanni Moretti, alla sua nona partecipazione al Festival con Il sol dell’avvenire, dove interpreta un cineasta che un esaurimento nervoso obbliga a riconsiderare la sua vita, propone un film sul cinema commovente e riuscito.

La 76a edizione ha inoltre segnato il ritorno delle grandi leggende e delle star di Hollywood, che hanno fatto la gioia dei fotografi e del pubblico di appassionati accorsi per vederli salire la famosa scalinata del Palais des Festivals.

Incredibile l’immagine di Martin Scorsese, Robert De Niro e Leonardo Di Caprio che percorrono insieme il famoso tapis rouge sotto una pioggia di flash. Il fantastico terzetto era riunito a Cannes per presentare l’ultimo film di Scorsese, fuori concorso, Killers of the flower moon.

Tripudio per Harrison Ford che, in smoking e papillon, sempre affascinante anche a 80 anni, ha attraversato commosso il tappeto rosso sulle famose note di John Williams, per promuovere l’ultimo film di Indiana Jones, The Dial of Destiny. L’attore americano ha annunciato in questa occasione che non parteciperà alla serie dedicata al mitico avventuriero in preparazione da Disney.

Il personaggio e l’attore sono un tuttuno, un mito che riunisce da sempre tutte le generazioni, e gli organizzatori del Festival hanno voluto rendere un rispettoso omaggio, attribuendogli a sorpresa una Palma d’oro d’onore.

Tantissimi ancora gli altri nomi eccellenti del cinema presenti a questa edizione 2023, come Scarlett Johansson, Quentin Tarantino, Orlando Bloom, Jane Fonda, Geri Halliwell, Natalie Portman, Pedro Almodovar, solo per citarne alcuni.

Per concludere la panoramica su questi magici 12 giorni di cinema, vanno sicuramente citati, altri due premi importanti.

Il primo, «Un Certain Regard », sezione del Festival dedicata normalmente a registi esordienti o a progetti particolarmente innovativi, è stato assegnato a How To Have Sex di Molly Manning Walker, un film fresco e intelligente sulla « prima volta », perfetto esempio di come una storia apparentemente ordinaria possa essere sublimata dal cinema.

Mentre la «Queer Palm », riconoscimento alternativo per il miglior film LGBT, è stato vinto da Monster, del regista giapponese Hirokazu Kore-eda. Un film duro e intimista sul bullismo nelle scuole, raccontato da più punti di vista. Il film ha riscosso molto successo e non a caso si è aggiudicato anche il Premio per la sceneggiatura tra i film in concorso.

Un bilancio quindi soddisfacente per questa 76a edizione del Festival del Cinema, ricca di eventi significativi e grandi ritorni, in cui la magia della settima arte ha saputo regalare ancora una volta sogni, stupore e momenti di riflessione.

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