Il mondo etrusco in mostra a Ferrara

Mercoledì, 28 Giugno 2017,
 
Nella storica cornice di Palazzo Costabile a Ferrara è  ospitato il Museo Archeologico Nazionale. Di considerevole importanza storica, dovuta in parte anche al prestigioso edificio dove esso risiede, un tempo appartenuto alla famiglia Sforza (in particolare modo al duca Ludovico Maria Sforza, detto il Moro), la galleria ospita l’immensa collezione di reperti archeologici della cultura etrusca provenienti dalla città di Spina. La città fu una dei più rilevanti centri portuali etruschi, eretta alla fine del VI secolo a.C nella zona della valle trebbiatura vicino Comacchio. Affacciata sul mar Adriatico e limitrofa al delta del fiume Po, Spina divenne famosa in epoca etrusca soprattutto per la sua posizione geografica, come centro di scambio e comunicazione (fluviale, marittima e terrestre) con le altre culture limitrofe, soprattutto con il mondo greco e attico. Fiorente fino al IV secolo a.C, venne poi espugnato dalle tribù gallico e ridotta ad un misero villaggio di artigiani. Solo nel 1922 si tornò  a parlare della città quando, durante alcuni lavori di bonifica della valle, vennero scoperti i primi reperti storici, da subito attribuiti alla necropoli della città  etrusca: vennero alla luce 1213 tombe etrusche, alle quali se ne aggiunsero altre 3000 circa, emerse durante altre innumerevoli campagne di scavo tra il 1962 e il 1965. Il museo vanta oggi un patrimonio archeologico di circa 4000 tombe, accompagnate da numerosissimi reperti archeologici, quali vasi di terracotta (raffiguranti scene di vita quotidiana, d'acconto mitologici o legati alla guerra di Troia), piatti, ciotole ma anche oggetti di grandissima bellezza come i diadema in oro e i laboriosi quanti sopraffina suppellettili in bronzo. L’esposizione è  organizzata secondo un ordine cronologico, ordinata in diverse quattro sale,  a secondo del contesto degli oggetti esposti e della loro importanza. Le più suggestive? La sala degli ori, nella quale sono presenti centinaia di gioielli in oro, ambra e pasta vitreo di inestimabile valore archeologico, e lo storico salone delle carte geografiche, le cui pareti, nel 1935 vennero affrescate con antiche mappe di tutto il territorio del delta del Po e delle valli di Comacchio. In ogni luogo il visitatore è  invitato a seguire un percorso prestabilito multisensoriale, con musiche dell’epoca e immagini proiettate nella sala altamente evocative. Maestoso e suggestivo è anche il giardino interno a palazzo Costabili. Lontano dalla tradizione etrusca ma non meno affascinante, con arbusti di rara bellezza, un labirinto centrale sempre verde e fiori di pregiata qualità. Un luogo etereo e di meravigliosa bellezza, nel quale immergersi a piena con la natura che vi è  intorno. Per maggiori informazioni, orari e vendita biglietti,  consultare il sito: www.archeoferrara.beniculturali.it Elena Brozzetti

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