Il sorprendente labirinto più grande del mondo si impone alle porte di Parma

Domenica, 05 Febbraio 2017,
 
Nelle campagne di Fontanellato, in provincia di Parma, sorge il maestoso labirinto della Masone. Unico nel suo genere per importanza e dimensione, si estende per circa otto ettari nei terreni della tenuta Masone e per questo conosciuto come il labirinto più grande al mondo.  Il suo creatore, l’editore e designer parmigiano Franco Maria Ricci, ha promosso l’idea in memoria di una vecchia promessa fatta, nel lontano 1977, allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, da sempre affascinato dai dedali, come simbolo e metafora di vita. Il parco, costruito in dieci anni e inaugurato nel giugno del 2015, è stato realizzato con la preziosa collaborazione degli architetti Pier Carlo Bontempi, progettista dei sorprendenti edifici interni al labirinto e Davide Dutto, esecutore della geometria del labirinto. Una pianta a forma di stella e una struttura tipica dei labirinti romani, solitamente articolati in quattro terreni interconnessi tra loro sviluppati intorno ad un quadrato centrale. La sola eccezione riguarda l’aggiunta di piccoli bivi e vicoli ciechi, totalmente assenti nel modello romani, univiari per eccellenza.  A dar forma al labirinto sono gli oltre 200.000 bambù e arbusti sempre verdi di straordinaria qualità, dei quali è possibile trovare di almeno venti specie e misure differenti.  Nel cuore della struttura si trova la piazza centrale, di oltre 2.000 metri, dove generalmente vengono svolti concerti, feste private e manifestazioni culturali. Al centro di essa svetta una cappella a forma piramidale, sul cui pavimento è raffigurato un ulteriore labirinto a testimonianza della continuità con l’esterno del dedalo.  Un luogo di cultura, oltre che di svago grazie alla presenza di strutture parallele che rendono il Labirinto della Masone il posto ideale per passare del tempo nel più completo relax. Oltre alla presenza di un Bistrò, dove poter assaggiare patti ‘stellati’ della cucina tradizionale parmense e suites di lusso, destinate soprattutto ad ospiti d’onore, la struttura ospita al suo interno la casa editrice di Franco Maria Ricci, nonché la sua prestigiosissima collezione d’arte. Il museo vanta, infatti, più di 500 opere fra pitture, sculture ed oggettistica, sino alla preziosissima e rarissima Jaguar degli anni ’60. Nella biblioteca sono inoltre presenti alcuni volumi stampati dal tipografo Bodoni, di cui lo stesso Ricci è uno dei massimi conoscitori. Oltre alla presenza permanente di alcune opere del Bernini e quadri del Ligabue, gli spazi del museo accolgono anche numerose mostre temporanee. La più recente è quella dedicata al pittore Gino Covoli, le cui opere – circa trenta – sono esposte a partire dal 26 novembre 2016, sino al 5 marzo 2017. Per maggiori informazioni, consultare il sito: www.labirintodifrancomariaricci.it Elena Brozzetti

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