Sulla collina di Oneglia, a Imperia, svetta una villa del tutto singolare: Villa Bianca, oggi rinominata Villa Grock. Questa residenza non fu dimora di grandi eroi della patria, letterati o nobili, ma appartenne a un maestro di un’arte particolare: l’arte circense. Il maestro in questione era Adrien Wettach in arte Grock, nato in Svizzera nel 1880, in assoluto il clown più famoso dei suoi tempi. Prima di compiere la prima tournée in Italia nel 1928, aveva già conosciuto Imperia grazie a una visita al suocero. Rimase estremamente affascinato da questa città tanto da acquisirne dimora fino alla fine dei suoi giorni, nel 1959. Tra il 1924 e il 1930 viene edificata la villa che oggi porta il suo nome. La personalità del clown emerge in ogni elemento di questa architettura, di fatto Grock partecipò attivamente alla progettazione insieme all’architetto Armando Brignole. Il fabbricato non segue uno stile architettonico univoco, ma prende spunto da diverse tipologie che vanno dallo stile liberty, al rococò, a influenze barocche e, addirittura, orientaleggianti. In facciata sono presenti archi a sesto composito, capitelli a ricciolo che sormontano colonne affusolate, “cappelli” a onde che si impostano su piccole edicole e una molteplicità di elementi e simboli che richiamano l’esoterismo e la mitologia. L’effetto che questo luogo conferisce è di meraviglia, del trovarsi in un mondo fiabesco, leggero, rasserenante e ricco di humour, sensazione alimentata dalle scritte “Grock” presenti in diversi punti della facciata, come firme di artista. Grock ha creato per sé un grande circo in cui vivere dopo il ritiro dalle scene e, inconsapevolmente, ci ha donato un luogo ricco di suggestione. Rispetto alla facciata, gli interni appaiono più sobri dominati da uno stile déco essenziale, oggi ospitano un percorso museale sul mondo circense. La villa è circondata da settemila metri quadrati di parco e da una vegetazione variegata (abeti, palme, olivi e magnolie). Qui si trova anche un lago-piscina dominato al centro da una piccola isola, raggiungibile tramite un ponticello sostenuto da archi a sesto ribassato, sede di una sorta di tempio sormontato da cupola e sorretto da quattro colonne a fuso. Vigneti, fontane, sculture, un’originale vasca per pesci arricchiscono questo “circo ligure”. Villa Grock è un luogo privilegiato per scrutare l’animo di un artista unico nel suo genere, ammirare un’architettura variegata e personale e contemplare una suggestiva vista sul Mar Ligure.
Samantha Chia