Locorotondo, dal latino locus rotundus, è un borgo d’origine medievale, arroccato su un colle al centro della Valle d’Itria, nella Terra dei Trulli. Non si hanno notizie certe riguardanti le sue origini ma sicuramente oggi appare come un luogo fuori dal tempo, dall’atmosfera quasi cristallizzata. L’impianto circolare si adatta alla rotondità del colle sul quale gli abitanti realizzarono le prime abitazioni, addossandole una all’altra, creando una sorta di corona edificata: in dialetto locorotondese viene chiamato “U curdùnne”, proprio per la sua forma circolare. Il centro storico, con le sue stradine concentriche e radiali, i muri bianchi in calce per contrastare il calore del sole ed i balconi in ferro battuto ricolmi di fiori, è entrato a far parte dell’associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) “I borghi più belli d’Italia”, che raggruppa i paesi più belli del territorio nazionale. Passeggiando lungo le deliziose vie del centro, non si può fare a meno di restare affascinati dalla luce calda e dilagante che si diffonde in ogni angolo e si percepiscono la serenità e la tranquillità di un luogo armonioso e curato nei minimi dettagli. Particolari sono soprattutto i tetti a spioventi delle abitazioni, chiamati le “cummerse”, ricoperti di chiancarelle, lastre calcaree simili a quelle utilizzate per i trulli. Il centro storico, circondato da mura fino alla metà dell’800, si sviluppa attorno alla Chiesa Matrice di San Giorgio, realizzata alla fine del XVIII secolo, splendido esempio di architettura neoclassica, che spicca per le sue dimensioni ed è visibile da ogni punto del territorio circostante; un altro monumento degno di nota è Palazzo Morelli, che presenta una facciata in perfetto stile barocco. Marziolla, una delle 146 contrade del paese, ospita il trullo più antico della Puglia, datato 1509. Da alcune terrazze panoramiche è possibile ammirare la bellezza della Valle d’Itria, che si spande tutt’intorno mostrando gli splendidi colori della terra pugliese, abbinati a quelli del mare. Una delle curiosità del piccolo borgo è la sua presenza nel Guinness dei Primati, in quanto unico al mondo con un nome composto da ben 5 lettere O. Numerose sono inoltre le tradizioni e le feste folkloristiche che vengono celebrate in alcuni periodi e giorni dell’anno; la più importante è quella estiva dedicata al patrono San Rocco, durante la quale il borgo si mostra in tutta la sua bellezza, vestito con le luminarie ed animato da eventi musicali e spettacoli pirotecnici.
Veronica Sonoro