An Italian cultural offering as diverse as the colors of New York City's autumn leaves
Un'offerta culturale italiana tanto diversa quanto i colori delle foglie in autunno a New York City
Se sei un appassionato di lingua e cultura italiana nella Grande Mela, scoprirai che non c'è mai un vero momento in cui mancano eventi ed attività dedicati al Bel Paese ed alla sue eccellenze. In termini di iniziative volte a promuovere la ricca storia, i prodotti enogastronomici ed il patrimonio artistico italiano, l'autunno 2016 non è stato da meno rispetto ai precedenti anni, come sottolineato qui di seguito.
Ufficialmente inaugurato ad ottobre 2016 e con una programmazione ad essa dedicata che durerà fino al 24 giugno 2017, il CIMA (Center for Italian Modern Art) ha lanciato la sua annuale mostra artistica tramite un'esibizione che esplora la dinamica relazione tra Giulio Paolini, ampiamente considerato uno dei più grandi artisti italiani viventi, e Giorgio de Chirico, uno dei suoi più celebrati maestri d'arte , detto "il pittore metafisico". Il CIMA, essendo un'organizzazione publica nonprofit nata a NYC nel 2013 per promuovere l'arte contemporanea italiana sia negli Sta Uniti che all'estero in sé, ha tra i suoi main focus attuali quello di esaminare l'arte italiana del dopogruerra.
Il 16 novembre la seconda sede di EATALY a Manhattan (al World Trade Center), la cosiddetta "Chef to Chef Association", creata per promuovere l'evoluzione della cucina regionale dell'Emilia-Romagna, ha invitato 3 dei più rispettati chefs di questa terra: Igles Corelli del Ristorante Atman, Riccardo Agostini de Il Piastrino ed Alberto Bettini di Da Amerigo 1934, presso l'Osteria della Pace (dentro il complesso di EATALY). I partecipanti hanno potuto gustarsi una cena da ben 7 portate con abbinamento di vini e la possibilità di interfacciarsi personalmente con i cuochi invitati. Dato che l'Emilia-Romagna è considerata la capitale della gastronomia italiana, questo evento ha rappresentato un momento unico per gli amanti della cucina del Bel Paese!
Contemporaneamente, sempre il 16 novembre, ha avuto luogo la mostra "Observatory for Cultural Heritage" la quale ha presentato l'opera di Massimiliano Gatti "Il Giorgno della Memoria Dissolta: una prospettiva artistica sui siti archeologici in pericolo del Medio Oriente". La mostra si è tenuta alla Columbia University, presso l'Italian Academy for Advanced Studies in America. Gratuita ed aperta al pubblico, la mostra ha esibito recenti immagini di panorami, monumenti ed artefatti in Siria ed Iraq, per poterli analizzare da un punto di vista metaforico. Come spiega Gatti "la fotografia, lo strumento della memoria, ha il compito di congelare nel tempo un passato incorrotto e di ripristinare il suo fascino per portarlo a nuova vita".
L'8 dicembre, il Centro Primo Levi ha offerto una serie di discussioni e presentazioni tenute dagli storici Carlo Ginzburg ed Anthony Grafton riguardo ad Arnaldo Momigliano, uno dei più riconosciuti studiosi di storiografia antica e moderna del 20° secolo. Entrambi gli storici hanno argomentato sul lavoro di Momigliano, il quale ha ampiamente influenzato il dibattito moderno su religione, politica e comprensione del passato.
Ultimo ma non ultimo, va ricordato un altro importante centro che si dedica alla promozione delle diverse espressioni della cultura italiana: la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University. A novembre, tale centro ha presentato un libro sul Rinascimento con la partecipazione di esperti che hanno analizzato l'opera. A dicembre, invece, il centro ha ospitato la performance teatrale di un autore di libri per bambini ed un lungometraggio relativo alla vita ed opera del Papa.
CULTURAL NEWS FROM NEW YORK
An Italian cultural offering as diverse as the colors of New York City's autumn leaves
Un'offerta culturale italiana tanto diversa quanto i colori delle foglie in autunno a New York City
If you are an aficionado of Italian language and culture in the Big Apple, you'll discover that there is never a shortage of events and activities centered on the Bel Paese's best exports. The 2016 fall season in New York City was no different than previous years in terms of the vast line-up events dedicated to promoting Italy's rich history, culinary scene, and varied artistic expressions, as is evidenced below.
Inaugurated in October and running through 24 June 2017, the Center for Italian Modern Art (CIMA) launched its annual installation with an exhibit that explores the dynamic relationship between Giulio Paolini, widely considered one of Italy's greatest living artists and Giorgio de Chirico, one of its most celebrated modern masters, the metaphysical painter. CIMA, which is a public nonprofit center established in the city in 2013 to promote appreciation of contemporary Italian art in the US and abroad, is featuring conceptual work examining issues of post-war Italian art.
Then, on 16 November EATALY's second location in Manhattan (World Trade Center), the Chef to Chef Association, which was created to promote the evolution of regional cuisine from Emilia-Romagna, brought 3 of the most respected chefs from this region: Igles Corelli of Ristorante Atman, Riccardo Agostini of Il Piastrino, and Alberto Bettini of Da Amerigo 1934, to Osteria della Pace (inside EATALY). Attendees were able to enjoy a 7-course dinner including wine pairings and tableside conversations with the invited chefs. Given that Emilia-Romagna is considered the capital of Italian gastronomy, this event was a delight for all who decided to indulge!
Simultaneously, coming to an end on 16 November was the Observatory for Cultural Heritage exhibition that presented Massimiliano Gatti's "The Day Memory Dissolved: an artistic perspective on endangered archaeological sites in the Middle East" at Columbia University's The Italian Academy for Advanced Studies in America. Free and open to the public, it showcased recent images of landscapes, artifacts, and monuments in Syria and Iraq. Billed as an investigation of structures as metaphors, Gatti explained that "photography, memory's tool, assumes the task of freezing the allure of the uncorrupted past and restoring its charm so that this charm can flourish again."
On 8 December, the Centro Primo Levi offered a panel discussion by historians Carlo Ginzburg and Anthony Grafton on Arnaldo Momigliano, who was one of the most highly regarded 20th century scholars of ancient and modern historiography. Both discussed Momigliano's lifework which greatly influenced the modern debate on religion, politics, and comprehension of the past.
Lastly, another important center that promotes the diffusion of diverse Italian cultural expressions is New York University's Casa Italiana Zerilli-Marimo'. In November, it featured a book presentation on the renaissance and a guest speaker discussing opera. In December, it hosted a theatrical performance by a children's-book author and a film screening about the Pope.
Giovanni Bruna