Sold out al Teatro Lyrick per le due uniche date umbre di “Flashdance il musical”

17.02.19 , Recensioni , Italo Profice

 

Sold out al Teatro Lyrick per le due uniche date umbre di “Flashdance il musical”

“Flashdance il Musical” racconta la storia dell’aspirante giovane ballerina Alex Owens, un saldatore di classe operaia durante il giorno che si trasforma in ballerina quando cala la notte. Il suo sogno di entrare a far parte della prestigiosa Shipley Dance Academy è supportato in tutto il musical da un'anziana ex insegnante di danza.

La sceneggiatura è ben articolata e ricalca “quasi fedelmente” quella del film; le piccole differenze appositamente studiate, provano a rendere la storia un po’ più contemporanea. Una delle differenze che saltano subito all’occhio, e che a mio avviso fa perdere l’appeal della trama originale, riguarda il “povero” Nick, che in questa versione non è l’uomo maturo che si è fatto da solo ma un giovane dandy figlio di “papà” al suo primo approccio dirigenziale e che si trova continuamente a scontrarsi col mondo proletario di tutti gli altri personaggi; ne viene fuori quindi una figura passiva molto poco virile rispetto all’originale Micael Nouri, ma senza dubbio perfettamente in linea con i tempi attuali. A nulla servono le indiscusse qualità artistiche di Lorenzo Tognocchi che ricamano stavolta un personaggio dal carattere troppo debole per imporsi sulla scena. Degno di nota è invece Hannah, l’anziana ed eclettica ballerina in pensione e mentore di Alex, interpretata ottimamente da Altea Russo, il cui personaggio in questo musical supporta molto bene la trama, grazie anche all’idea vincente di affiancarle una badante dall’accento baltico e dal cui connubio nascono una serie di divertenti battibecchi che alleggeriscono il personaggio, nel film originale invece un po’ troppo statico e drammatico.

Le scenografie di Gabriele Moreschi, ruotano essenzialmente intorno a due scalinate principali, movibili su perno fisso. L’utilizzo strategico di due pannelli laterali a scomparsa, danno dinamicità alle coreografie rendendo possibile un necessario rapidissimo cambio di scena. Ripresa dalla coreografia originale made in UK è la pioggia che cade su Alex nelle note finali di Maniac, anche se in questa specifica data è apparsa più come una secchiata d’acqua effetto “Ice Bucket Challenge”.

La regina indiscussa di questo musical è Alex: la bravissima Valeria Belleudi, oltre ad apparire in quasi tutte le scene, dà il 100% dall’inizio alla fine; la sua energia convince, la sensualità dirompe; calca molto bene il carattere del personaggio eccedendo in esuberanza forse solo un po’ nella parte iniziale.

La regista Chiara Noschese ha anche tradotto e adattato i testi delle canzoni originali; “Maniac” e “What A Feeling” rimangono invece in inglese ma entrano solo quando ci sono i numeri; un intelligente escamotage per evitare un qualunque goffo tentativo di traduzione dal risultato certamente impopolare. Nel terzo brano in lingua inglese “Gloria”, in omaggio ad Umberto Tozzi, se ne lascia qualche strofa in italiano. In definitiva, uno spettacolo dinamico e leggero che non fa rimpiangere i soldi del biglietto; non troppo originale ma comunque gradito il saluto degli attori al pubblico, che sulle note di “What A Feeling” si lanciano in corsa in platea tra gli spettatori fino ai settori più lontani, grazie anche alla struttura del teatro che ben si presta a questo genere di estrosità artistiche.

Nei prossimi appuntamenti al Teatro Lyrick di Assisi ritroveremo un musical il 12 e 13 aprile, con le canzoni di Pino Daniele.

In ordine temporale avremo The lamb lies down on Broadway il 22 febbraio, Parenti Serpenti con Lello Arena il 6 marzo, La famiglia Addams con Gabriele Cirilli il 12 marzo, Potted Potter il 15 marzo, Sento la Terra girare con Teresa Mannino il 20 Marzo.

A concludere la stagione teatrale, il 3-4-5 maggio ci sarà una divertente commedia che omaggia la musica rock, School of Rock.

Per ulteriori informazioni: info@teatrolyrick.com & www.teatrolyrick.com

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