Per la 65esima edizione, gli organizzatori hanno voluto ripensare la struttura stessa del Festival, introducendo alcuni cambiamenti sostanziali allo scopo di ridare valore ai premi consegnati e rivitalizzare l'immagine stessa dei Lions
10.06.18 , Recensioni , Marinella Cucciardi
Come ogni anno nel mese di giugno si è tenuto a Cannes, nell'effervescente cornice della Croisette, il Cannes Lions, la più importante manifestazione del settore della pubblicità a livello mondiale, che premia le più meritevoli e originali campagne di comunicazione.
Per la 65esima edizione, gli organizzatori hanno voluto ripensare la struttura stessa del Festival, introducendo alcuni cambiamenti sostanziali allo scopo di ridare valore ai premi consegnati e rivitalizzare l'immagine stessa dei Lions. Divenuto negli anni vittima della sua stessa fama, l'evento era stato accusato di aver perso la sua vera identità, quella di promozione di idee, per diventare soprattutto un appuntamento di business.
Dando ascolto ai suggerimenti degli specialisti del settore, è stato quindi deciso di ridurre a soli 5 giorni l'evento e soprattutto di concentrare in sole 9 categorie – dette «tracks» - le tematiche di competizione. All'interno di ogni tematica, sono state inoltre ulteriormente snellite le sotto-categorie (telefonia mobile, radio, stampa, cinema, digitale, e-commerce, intrattenimento, data e social media, salute, ambiente), proprio per rendere il sistema di partecipazione e premiazione più semplice.
I 9 «tracks» di questa edizione 2018 hanno permesso di presentare il meglio della creatività messa al servizio della comunicazione, quando la comunicazione non ha solo uno scopo puramente informativo o commerciale, ma si trasforma in mezzo per trasmettere valori, progetti, diffondere idee o innovazione tecnologica.
Così «Reach» e «Experience» hanno esplorato le strategie dei brand per attirare i clienti; «Communication» ha celebrato la vera e propria capacità creativa delle campagne pubblicitarie, mentre per la categoria «Impact» sono stati i risultati a lungo termine a essere presi in considerazione. «Craft» ha svelato la maestria di trasformare e dare vita a un'idea; «Innovation» ha mostrato il legame stratto tra nuove tecnologie e pubblicità; «Good» e «Health» hanno evidenziato come il messaggio pubblicitario può creare cambiamenti positivi a livello sociale e culturale o aiutare la prevenzione e la ricerca a livello salute. Infine «Entertainement» ha celebrato la comunicazione che diventa non solo messaggio ma anche divertimento.
Il risultato di questa piccola rivoluzione non si è fatto attendere: certo le campagne presentate sono state meno numerose che gli anni precedenti, ma sicuramente più di qualità e soprattutto si è assistito a una maggior concentrazione di grandi marche partecipanti (Mcdonald's, Lacoste, Google, Nike, Diesel, Adidas, Apple).
Per questa 65esima edizione, gli organizzatori hanno inoltre scelto di dedicare una giornata alla Cina, per presentare ed esplorare la creatività di questo paese sempre più emergente nell'ambito della comunicazione pubblicitaria.
Nei cinque giorni si sono quindi alternate conferenze, incontri, scambi, workshop, fino alla serata finale con l'attribuzione dei premi. Per i brand e le agenzie partecipanti ai Lions, i Grand Prix o il Leone d'oro non rappresentano solo una ricompensa, ma un vero e proprio trampolino di lancio e la conferma del lavoro svolto nell'anno.
Ogni categoria è stata giudicata da una giuria di pubblicitari provenienti da tutto il mondo che dopo una prima selezione dalle pubblicità in concorso, hanno stabilito una shortlist dalla quale sono poi stati scelti i vincitori.
Non sono certo mancati in questa occasione i momenti glamour e di divertimento, grazie ai numerosi cocktail party e feste organizzate sulle spiagge delle Croisette. La spiaggia ufficiale del Lions anche quest’anno é stata confermata l’Annex beach e i party di apertura e chiusura del Salone si é sono svolti all’Hotel Carlton.
RIFLESSO
Registrazione Tribunale di Perugia n.35 del 09/12/2011
ISSN 2611-044X