Il dato è ormai inequivocabile: il settore del lusso in Italia cresce a due cifre e non consoce crisi. Non a caso, da quest’anno, alla Borsa internazionale del Turismo è stato riservato uno spazio anche al comparto del Luxury, inglobato in un padiglione a sé stante. Il segmento top class viaggia quindi a gonfie vele e l’andamento nazionale è in espansione. E i dati parlano chiaro: nel 2005 il Luxury rappresentava il 17,5 per cento del turismo in Italia, mentre nel 2013 ha raggiunto quota 20,8 per cento. Attratti da due fattori trainanti, vale a dire il patrimonio culturale e le bellezze naturalistiche, il turista di alta gamma è anche molto attento alla presenza di boutique, hotel, ristoranti, castelli, resort, centri benessere e antiche ed eleganti dimore. Il tutto all’insegna di un’unica parola: l’esclusività . Sorprendere e colpire chi è abituato a vedere tutto, è la mission che si deve prefiggere ogni operatore del settore. Ma chi usufruisce di tanto sfarzo, lusso e servizi di ogni genere non sono solo i vip, ma anche tanti uomini d’affari e nuovi milionari in particolare dei paesi Bric, che ambiscono a un soggiorno unico e indimenticabile sotto la bandiera del Made in Italy. Per i turisti altospendenti le varietà offerte dalle realtà regionali italiane sono illimitate. E non mancano anche soluzioni cucite su misura, con la presenza di personal shopper e local advisor, figure capaci di soddisfare ogni minimo desiderio del turista, coccolandolo alla coperta delle bellezze e delle particolarità artistiche, enogastronomiche e culturali del Bel Paese.Â