Flos Olei la guida per viaggiare in un mondo d’olio. Il mondo dell’extravergine è analizzato, sondato, “odorato” in tutte le sue componenti, da quelle fisiche organolettiche a quelle storiche, geografiche, culturali. Uno sguardo sul panorama olivicolo mondiale, guidati da Marco Oreggia e Laura Marinelli, con l’intenzione di portare le novità, le diverse energie, le caratteristiche di questo sano alimento e la sua interpretazione nel mondo. Così ieri, 1 dicembre, alla presentazione della nuova guida Flos Olei 2014, gli splendidi saloni del Westin Excelsior di via Veneto, a Roma, profumavano di salubrità e risplendevano di giallo oro, con le sfumature verde-clorofilla dell’olio novello, dolce, amaro, fruttato, piccante. Con sentori di erbe fresche o aromatiche, di agrumi, di fiori, di frutta- bianca, esotica, secca- di frutti rossi, di verdure- asparago, carciofo, pomodoro acerbo o maturo, lattuga, peperone, rucola, sedano, cicoria, fave, finocchio, radicchio-, che i diversi oli del mondo regalano. Analisi olfattive, gustative e, per ultimo, visive. Affascinate affresco di un regalo antichissimo, un dono degli dei, chè da sempre l’olio è stato impiegato nei rituali propiziatori, nelle cure olistiche, insomma in tutto quello che contraddistingue questa “verde panacea per tutti i mali”. Almeno per noi qui in Umbria. Le migliori aziende a livello mondiale ieri si sono confrontate con spirito di interesse misto a curiosità inaspettata, di paesi come Cina, Giappone, Brasile, India. 703 oli presenti nella guida e, se il cuore della produzione olearia rimane il Mediterraneo, l’occhio, anzi il naso spazia fino all’Argentina, al Cile, al Sudafrica, all’Australia, alla Nuova Zelanda. E ieri, alla presentazione, grande pubblico di studiosi, produttori, importatori, distributori, tecnici, giornalisti, appassionati, turisti, persino famiglie con bambini al seguito ad “imparare” l’olio che fa bene. La classifica dei migliori non tiene conto solo dei valori organolettici dell’olio, ma anche della costanza qualitativa di ogni realtà produttrice nel corso degli anni e soprattutto del valore aggiunto che essa “regala” al territorio in cui opera. Così si affiancano parametri come presenza di piante e frantoio di proprietà, la valutazione della continuità qualitativa dell’azienda, il rapporto qualità-prezzo, ma anche un premio per le “aziende del cuore” quelle di qualità che hanno mostrato particolare cura e passione per la propria attività e amore del territorio. I migliori per l’Umbria? Gli Oli dal punteggio “veramente eccellente” de: il Frantoio Giovanni Batta, l’Azienda agraria Viola, il Molino Il Fattore, l’Azienda agricola Decimi, il Frantoio Gaudenzi; e punteggio di “eccellente” a: l’Azienda agraria Marfuga, l’Azienda agraria Noemio Bacci, l’Azienda agricola Antonelli-San Marco, l’Azienda agricola Eugenio Ranchino, l’Azienda agricola Castello delle Regine, l’Azienda agricola Luciana Cerbini. Ma ancora altri oli umbri hanno raggiunto i punteggi di ottimo e di buono. Tutti splendidi oli, se si pensa che il punteggio massimo sommatorio di tante componenti è 100, e questo oli citati hanno avuto tutti punteggio tra 98 e 90, e in una guida di oltre 700 realtà olivicole sparse nei cinque continenti. Complimenti ai nostri oli umbri, assaggiati, degustati, giudicati da capi panel di tutto il mondo.