Umbrialibri 2015

Giovedì, 17 Dicembre 2015,
 
Ogni festival letterario che si rispetti ambisce alla diffusione della cultura in tutte le sue sfaccettature. Umbrialibri è la manifestazione che la regione Umbria organizza focalizzandosi sulla produzione culturale regionale, senza comunque trascurare il fermento nazionale. Anche nell'edizione del 2015 che si è svolta a Perugia dal 13 al 15 novembre si è optato, peculiarità del festival, per un pieno coinvolgimento degli editori umbri, che hanno partecipato nella duplice veste di espositori e di promotori culturali. Alla luce delle conclamate difficoltà economiche che attanagliano il paese e che coinvolgono in modo significativo il mondo dell'editoria, il festival si è proposto con entusiasmo di valorizzare la produzione regionale. La mostra mercato che si è svolta nel Complesso Monumentale di San Pietro ha ottenuto un grande riscontro di pubblico, che si è mostrato partecipe e gratificato: un +35% di vendite rispetto all'anno scorso ne è una chiara testimonianza. Insieme a Umbrialibri c'è stata la festa di Radio3, che in quei tre giorni ha trasmesso gran parte del suo palinsesto. Le trasmissioni, in gran parte culturali come Farenheit, La Barcaccia, Città Mondo, sono state inframezzate da rapide digressioni su Perugia e sul suo dinamismo, dipingendo una città che vuole accattivarsi sempre più la dimensione internazionale. Questa edizione ha avuto un focus sulla Grecia, ripercorrendo le radici culturali dell'Ellade, non a torto definite la culla dell'Europa. Tra gli ospiti della manifestazione Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, il premio Strega 2015 Nicola Lagioia, gli scrittori Maurizio de Giovanni, Matteo Nucci, Giampaolo Simi, Enrico Vaime e l'artista Franco venanti. La giurista (nemmeno a dirlo di diritto greco antico oltre che di diritto romano) e scrittrice Eva Cantarella è stata ospite del Festival e di Radio3 il 13 novembre; in quell'occasione ha ricordato cosa avesse scritto Mary Shelley nella sua prefazione a Hellas: "Siamo tutti greci. le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia. Se non fosse stato per la Grecia saremmo ancora selvaggi o idolatri". Era il 1821, si parlava del miracolo greco: la civiltà occidentale, si diceva, era nata lì. Oggi siamo pienamente consapevoli che quel miracolo originava da secoli di scambi culturali con il vicino Oriente, influenzando in modo decisivo la cultura greca, che è la nostra. Gli scambi culturali, le contaminazioni alimentano la tolleranza e la crescita culturale dei popoli: la civiltà occidentale ne è un esempio. E' necessario ribadirlo ogni volta, oggi più che mai visti i terribili atti di terrorismo occultano questo sentimento. Tra gli altri libri si segnalano "Cieli freddi" di Tommy Piumani, "Dante" di Marc Monnier (un saggio sul poeta e sulla sua imperitura opera d'arte, La Divina Commedia), "Vernice fresca" (una raccolta di racconti) di Luca Rondolini, "Lo zoo" di Marilù Oliva (un noir dallo stile ironico e iperrealista). A proposito di Grecia, tra gli emergenti, si segnala "Syracusa", un romanzo storico di Matteo Bruno, un esperto del genere. Il libro, presentato il 13 novembre e al quale è intervenuto il presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano, narra le vicende di un esule ateniese in terra siciliana che si riscatta durante l'assedio di Siracusa, nel momento più aspro della guerra tra Sparta e Atene. La manifestazione principale si è svolta a Perugia ma ci sono stati eventi anche a Terni e Foligno. I greci affermavano che per essere longevi bisognava alzarsi da tavola con la fame: dopo molti seminari, tavole rotonde, conferenze e presentazioni, la festa si conclude ma i 10mila visitatori che vi hanno preso parte sono ancora affamati di cultura. Pare sia questo uno dei segreti della giovinezza.

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