L’Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro ha ospitato il 16 ottobre scorso la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, celebrata in tutto il mondo in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). E’ stata organizzata da Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e dal Centro Europe Direct Umbria CeSAR. Il tema di quest’anno è la conservazione e il miglioramento della fertilità dei suoli agricoli, base naturale della produzione agricola, purtroppo compromessi e desertificati per decine di milioni di ettari. Sono molte le cause che concorrono alla perdita di fertilità: pratiche agricole inadatte, disboscamento eccessivo, sovraccarico di bestiame, acque salmastre e tecniche irrigue sbagliate, monocultura, assenza di terrazzamenti, mancanza di titoli di proprietà o almeno di possesso garantito per un lungo periodo. A queste cause si aggiunge poi il cambiamento climatico, con aspetti solo apparentemente contrastanti: piogge violentissime che spazzano via il terreno, specialmente sulle aree collinari e montane, venti caldi e secchi che asciugano ogni cosa e facilitano incendi devastanti. Il deterioramento dei suoli aggrava la povertà rurale e in molti paesi spinge le popolazioni a spostarsi, con fenomeni di migrazione interna, oppure verso le città, o verso altri paesi. Il degrado dei suoli è anche causa di conflitti fra le famiglie, fra le etnie, aggrava la povertà urbana e appesantisce bilanci pubblici spesso già molto fragili. I lavori sono stati aperti dal saluto del Rettore Franco Moriconi e dagli interventi dei professori Francesco Tei, direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, e Fabio Maria Santucci, delegato per la cooperazione internazionale che hanno evidenziato il significato dell’iniziativa. Hanno partecipato inoltre Ronald Vargas (Fao-Roma) e Alberto Agnelli; è stato letto il messaggio di José Graziano da Silva, direttore generale della Fao a Roma. Sono stati infine premiati, con la consegna di targhe alla carriera, cinque ex studenti della Facoltà di Agraria di Perugia: professor Vittorio Cacchione, laureato nell’anno accademico 1969/70, insegnante e preside di istituti tecnici agrari; dottor Domenico Antonio Colombo (laureato nell’a.a. 1973/74), già funzionario e alto dirigente della Regione Umbria; dottor Adelmo Lucaccioni (a.a. 1967/68) specialista di patologia vegetale, già funzionario del Ministero e poi della Regione Umbria; professor Mario Quici (a.a. 1970/71), esperto di nutrizione animale e preside di istituti tecnici; dottor Enrico Sciascia, esperto di nutrizione animale, tecnico e dirigente delle società mangimistiche Petrini e Mignini.