La teatralità e raffinatezza delle piume

04.02.19 , Moda , Giulia Ratti

 

La teatralità e raffinatezza delle piume

Le piume, da sempre accostate ad abiti da grande soirée e spettacoli teatrali, sembrano tornare alla ribalta propondendo una froma di dress code esclusivo e raffinato.

Se nel passato erano un vizio lussuoso, oggi sono utilizzate anche con outfit più casual e meno impostati, in grado di donare sensualità e fascino a chi le indossa, sono state protagoniste delle collezioni di molti stilisti.

La piuma, lieve e delicata è simbolo di leggerezza e libertà, è stata protagonista di molte culture in modi differenti; per gli antichi egizi simboleggiava la precisione, per gli Indiani d’America la saggezza, mentre in India è sempre stata considerata simbolo di amore eterno.

Anticamente utlizzate come ornamento, durante il periodo rinascimentale divennero componenti dell’abbigliamento maschile e femminile.

Nel mondo della moda il loro successo si colloca durante gli anni Venti che furono il vero trampolino di lancio delle piume: Gabrielle Chanel le utilizzò per decorazioni e ricami sui suoi costumi indossati nei film, tra cui il famoso cappotto di cigno di Marlene Dietrich, un vero capolavoro di arte plumaria.

Odiernamente si rendono interpreti di un sogno distopico caraterrizzato da eleganza e sensualità, capaci di creare un’ armonia surreale e particolarmente delicata sono state scelte per sfilate e beauty look.

Il fascino piumato ha visto il suo trionfo nella sfilata Haute Couture SS19 di Maison Valentino, che ha usato le piume per ottenere un beauty look fortemente espressivo attraverso un makeup, capace di ingrandire lo sguardo grazie a ciglia extra voluminose e colorate, curate dalla signora del makeup Pat McGrath.

Il trucco ingrandisce lo sguardo, focalizzando l’attenzione dell’osservatore sull’ espressività del volto a cui si rendono complici delle nuances estremamente delicate, in grado di donare una sensualità misteriosa e raffinata alle indossatrici.

Il trend delle piume non ha coinvolto solamente il mondo del makeup, ma anche quello del vestiario; il brand italiano Attico di Giorgia Tordini & Gilda Ambrosio ha puntato alla creazione di mini dress colorati, impreziositi da piume. Le due designer esprimono la loro visione trovando un equilibrio perfetto tra eleganza e sensualità.

La collezione delle due giovani è stata presentata durante la manifestazione di Pitti Uomo 2019 a Firenze, l’iconico store LuisaViaRoma ha trasformato i suoi interni in un Eden, grazie alla collaborazione con Sara Ricciardi, giovane designer italiana, che ha immaginato un luogo suggestivo e fatto di piume per celebrare lo stile della collezione di The Attico.

La capsule di The Attico vuole rappresentare l’ideale di una donna forte e determinata, che ama se stessa ed è consapevole della sensualità del proprio corpo, l’ambiente riflette così in modo univoco l’ideale dei capi, trasmesso tramite l’unicità e la spensieratezza dei dettagli.

L’installazione viene completata e resa unica, grazie alla scelta degli interni, il giardino del piacere ospita archi in mattonelle color melanzana dell’azienda italiana Ceramica Bardelli; carte da parati botaniche stampate da Decogenius e una serie di divanetti nati dalla collaborazione tra l’azienda valenciana Houtique e Antico Setificio Fiorentino che ha fornito i preziosi tessuti moiré.

Al centro dell’installazione una fontana che versa acqua rosata, realizzata in collaborazione con Marioni, simbolo di vita e fecondità, questo elemento omaggia il “Giardino delle delizie” di Bosch.

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