La borsa di Paglia: storia di un accessorio cult che incontra il presente

10.04.19 , Moda , Giulia Ratti

 

La borsa di Paglia: storia di un accessorio cult che incontra il presente

Se un tempo la borsa di paglia era associata unicamente alle vacanze estive, a seguito della sua capienza e praticità, dobbiamo invece la sua mutazione da oggetto pratico a trendy grazie all’innato stile della bellissima attrice francese Jane Birkin.

Jane Birkin, considerata ancora oggi un’icona di moda e lifestyle per le passate e nuove generazioni aveva ispirato anche la casa di moda Hermés nella creazione della costosissima “Birkin bag” che è stata creata appositamente per lei.

Jane Birkin utilizzava il modello in paglia, più precisamente il cestino di vimini per la sua vita quotidiana, lo associava a dei look molto semplici come ad esempio una t-shirt bianca e un paio di jeans, senza limitarsi unicamente ad un codice di utilizzo.

É stata in grado di elevare l’accessorio con la sua finezza ed eleganza, portando la borsa allo status di it bag.

Il mito del cestino, sembra non avere lasciato del tutto un immaginario lievemente idealizzato, che permette di mixare capi più statici ad altri più moderni.

Il cestino o le borse in paglia sono state riproposte anche da brand che portano con sè un’aria fresca e giovanile come Jacquemus.

Label fondato dal designer francese Simon Port Jacquemus, che ha fatto della borsa di paglia uno dei suoi capi iconici, consacrandola un inno alla riviera italiana.

Tra le grandi star del cinema amanti di questo accessorio troviamo anche Brigitte Bardot, che la utilizzava come accessorio statement tra le vie della sua amata Saint Tropez.

Nonostante la paglia, la corda e la rafia siano sempre state considerate tra i materiali più poveri del mondo della moda oggi invece rappresentano un mezzo creativo nettamente rivalutato.

La paglia e le sue creazioni venivano lavorate a Firenze, dove prendevano vita i cappelli più eleganti.

L’epoca d’oro di questi materiali si identifica negli anni 50-60, mentre invece la loro rivalutazione avvenne negli anni 70.

Queste borse, realizzate in fibre naturali possono essere di vari colori e nuances, e decorate con foulard, fiocchi e pom pon, ma anche personalizzate con ricami o applicazioni tessili.

La dimensione può variare, senza però disperdere il lato innovativo, poiché l’abilità consiste nel saperle portare con eleganza e grazia.

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