Il ritorno dei Durags

25.02.19 , Moda , Giulia Ratti

 

Il ritorno dei Durags

Il foulard annodato in testa assume questo appellativo o anche quello di do-rag, durante gli anni 90 e 2000 era un vero e proprio simbolo della cultura rap americana, questo oggetto ha una lunga storia ma anche diversi significati a seconda delle associazioni culturali ad esso attribuite.

Veniva utilizzato sia per raccogliere e tenere in ordine le acconciature afro, sia per rifinire il look dei dandy Americani negli anni 30; reso partecipe anche del movimento culturale Harlem Renaissence (Rinascimento di Harlem); movimento artistico-culturale afroamericano nato verso l’inizio degli anni 20 in America, consisteva nello sviluppo e crescita di tutte le forme d’arte e intellettuali per approfondire l’ esperienza storica degli afroamericani.

Questo accessorio, ha fatto il suo ritorno in modo potente e glorioso, si è reso protagonista di moltissime sfilate tanto da diventare un must have per la Primavera Estate 2019.

Ridefinisce i look in modo elegante e raffinato, se abbinato a look adeguati riporta addirittura in auge un’estetica tendente al rinascimentale proprio come la sua storica origine.

È diventato simbolo di orgoglio razziale ed è stato stato sfoggiato durante il Met Gala 2018 da star come Rihanna e Solange Knowles.

Tom Ford nella sfilata Primavera Estate 2019 ha presentato una donna sensuale, raffinata e molto elegante, questo accessorio abbinato a tonalità e nuances leggere e delicate sembra completare la palette del celebre designer in modo divino.

Altri celebri brand come Dior, Max Mara e Versace lo hanno incluso tra gli “statement accessories” nelle loro collezioni.

Tra i brand che vedono il foulard come simbolo della propria identità non troviamo solo lo storico brand francese Hermès ma anche l’italiano Gucci, che proprio grazie all’immagine signorile tramandata con il foulard “Flora” dalla principessa di Monaco Grace Kelly ancora oggi produce questa stampa floreale sui foulard.

Questo tipo di foulard risulta quindi in grado di ridefinire ma anche modificare l’aspetto di un look, in passato era visto di buon occhio dalle dive di hollywood e della società, ed ancora oggi è comune associarlo alla loro immagine e alla cultura cinematografica.

Impossibile dimenticare la divina Jacqueline Kennedy, first lady americana, la quale era solita coprire spesso il capo con foulard di celebri marchi.

Forse, proprio per questa connessione con le donne del cinema e dell’alta società per lungo tempo il foulard è stato considerato un’accessorio troppo impegnativo e serio, non adattabile sotto diversi e poliformi punti di vista.

Oggi siamo lontani da questo ideale, che sembra essere stato sdoganato dal polimorfismo dell’oggetto stesso; può essere indossato non solo tra i capelli, o per ricoprire il capo, ma anche attorno al corpo come cintura o come scialle, a seconda della sua misura.

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