Perché il simbolo della presenza italiana all’Expo 2015 è rappresentato da un albero alto trentacinque metri in legno e acciaio sul disegno del pavimento della michelangiolesca piazza del Campidoglio? Intorno all’Albero della Vita e al suo simbolismo si possono essere emesse numerose interpretazioni. Identità italiana con mille sfaccettature come l’albero sul quale si sale “per guardare in alto”, sul quale ci poniamo per una ripresa orgogliosa della nostra Italia. Storicamente Albero della Vita come simbolismo della cosmologia ebraica. Albero della Vita visto come la rappresentazione del processo di creazione tanto del Macrocosmo (universo) che del microcosmo (uomo). Albero della Vita impiegato nella magia ermetica. Insomma un Albero che può racchiudere tante visioni del mondo E noi semplicemente interpretiamo l’albero così come è: un vegetale che affonda le radici nella terra, costituito da un tronco, da rami, da foglie, da frutta che può nutrire l’uomo, e che ci offre l’occasione per parlare dell’alimentazione come problema che coinvolge il mondo, secondo il dettame incarnato dal messaggio dell’ EXPO. E non c’è argomento più specifico che quello di trattare l’alimentazione proveniente direttamente dalla terra e dagli alberi: la dieta vegetariana e vegana. Precisando che i due termini non sono sinonimi, indicando due tipi di alimentazioni simili, ma non sovrapponibili. Entrambi comunque sono espressione di uno stile di vita particolare, di una specifica visione del mondo in sintonia con il significato originale di dieta. I vegetariani non mangiano carne, né di animali terrestri e marini (quindi sono banditi bovini, ovini, suini, uccelli, pesci, crostacei e molluschi). Sono ammessi derivati animali. Per i vegani l’esclusione di cibi di origine animale oltre ad essere globale include anche i derivati come latte, formaggi uova, miele. Ciò in sintonia al loro credo che non è solo quello di non uccidere animali, ma anche di non farli soffrire sfruttandoli per le umane esigenze nutritive. Inoltre i vegetariani e i vegani evitano di usare tutti i prodotti di origine animale, quali i derivati cosmetici o i capi d’abbigliamento contenenti ingredienti animali come la pelliccia. Nel rapporto uomo-cibo-ambiente c’è da chiedersi se l’alimentazione vegetariana/vegana equivalga ad una corretta nutrizione che rispetti il concetto di eunutrizione (buono stato di nutrizione), poiché alimentarsi bene può non corrispondere a nutrirsi bene, cioè assumere quantità ottimali di tutti i principi nutrizionali utili a vivere in salute il più a lungo possibile. Ma oramai questo dubbio è stato superato anche grazie ai risultati dei numerosi recenti studi clinici e di popolazione, quali l’EPIC-Oxford, l’Oxford Vegetarian Study, gli Adventist Health Studies e l’Heidelberg Study che concordemente non solo escludono in tali scelte alimentari pericoli per la salute, ma ne sottolineano l’aspetto preventivo per malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, diabete mellito, cerebropatie. Abbiamo aperto questo articolo con l’immagine dell’Albero della Vita all’Expo di Milano, lo chiudiamo con un’altra icona della terra: l’apertura dell’orto di Leonardo da Vinci agricoltore e vignaiolo (prima di essere artista) nei pressi della Madonna delle Grazie, a Milano, godibile dai milioni di visitatori della EXPO, all’insegna dell’ alimentazione con prodotti dalla natura.