Questo è il momento giusto per attuare sane strategie per un “perfetto detox”. Liberiamoci da tossine, gonfiori, opacità. In una alimentazione sana, abbinata magari ad un sano movimento all’aria aperta, tutti gli ingredienti ingeriti contribuiscono a detossificare l’organismo. Questo l’imperativo dopo il lungo inverno. E per noi in Umbria non è così difficile, regione verde per eccellenza con tutte le realtà ortive disponibili a km 0, con quella biodiversità che da sempre ci accompagna in tanti piatti dove le insalate di una miriade di verdure la fanno da padrone. Siamo “biodiversi” per consuetudine e per povertà. Isolati, tagliati fuori dalle grandi direttive, affascinati da noi così tanto da considerarci autosufficienti per il gusto, abbiamo coccolato, incrementato in coltivazioni e ricette, quello che ci piace da sempre e che da sempre ci offre la Natura. E utilizziamo i prodotti della natura in ricette povere legate alla tradizione contadina, ovviamente rivisitate con le conoscenze salutistiche odierne, prodotti che ancor oggi ci identificano come “Cuore verde d’Italia”, vessillo di salubrità. Con i nostri cereali antichi, farro-canapa-orzo, coltivati nelle zone di montagna dove l’altitudine è un antiparassitario naturale e con i nostri legumi quasi dimenticati. Un tempo cibo da sostentamento, oggi ingredienti di tanti piatti amatissimi. Come cicerchia e roveja ricomparse grazie all’amore, al lavoro, alla passione per la propria terra di alcuni coltivatori umbri che ne hanno recuperato i semi, ma anche le piccole lenticchie, veri e propri bottoncini di gusto, o gli ormai rari ceci rossi o le infinite varietà di fagioli, dai classici cannellini alle nuovissime tipologie come i “tramonto di Trebua”, striature rossastre su fondo bianco grigio o i bianchi fagioli cocco dalla buccia finissima e trasparente, gusto inconfondibile di buono e d’antico o come la fagiolina scomparsa e oggi ritrovata. Per una remise en forme, per conoscere i segreti del detox più completo, affidiamoci alle nostre verdure dell’orto, ai legumi, ai cereali antichi, integrali per natura, hanno proprietà salutari ormai accertate, e in fondo ci piacciono. D’inverno li troviamo in gustose zuppe e ora, se vogliamo, accostiamoli a fresche e variopinte insalate, utilizzando quelle piccole strategie chimico fisiche che tutti i prodotti della Natura hanno: condiamole con il limone il cui succo per l’alto contenuto di vitamina C agisce sul sistema immunitario come antiossidante naturale, e uniamo il cetriolo ricco di acqua che rinfresca e depura contrastando la ritenzione idrica, e ancora pezzetti del vitaminico sedano che elimina le scorie del fegato causate da una disordinata alimentazione, la carota, che stimola il linfatico, la cipolla rossa che dona quella salubrità di un vero alimento-farmaco con un utile effetto ipoglicemizzante e le erbe spontanee come il tarassaco, se lo troviamo, che regola il flusso biliare e borragine, pimpinella, ginestrella, crespigno, caccialepre, cicorietta e condiamo il tutto con un olio extra vergine d’oliva del gusto che più amiamo, più o meno intenso, corposo denso, impariamo a conoscerlo e coccoliamoci con il suo sapore nei piatti, e infine usiamo con parsimonia il sale, integrale e marino dove ovviamente il mare manca. Farina di canapa o di ceci o di farro, o in splendido mix, acqua, olio e rosmarino diventano cialde croccanti da accostare alle nostre insalate del giorno, e se vogliamo, possiamo aggiungere qualche pezzetto di noce, quelle naturali dei nostri boschi e non quelle sbiancate ovviamente, per cuore e circolazione in forma ne bastano due o tre al giorno ricche come sono di acidi grassi Omega 3. Legumi e cereali antichi, alcuni di loro importanti fonti di betaglucani oltre che polifenoli, sono considerati ormai le nuove armi contro il colesterolo e, abbinati a un sano stile di vita, ci aiutano a prevenire o ridurre le malattie metaboliche direttamente sulle nostre tavole. Siamo una regione trendy in questo momento, con i nostro orti in città che esistono da sempre, le colline ricche di ulivi, il verde intatto e integro, con le erbe spontanee biodiverse per natura, con le coltivazioni di legumi che gli altri hanno dimenticato e noi sempre coltivato. Tutti insieme, legumi, cereali antichi e olio extra vergine d’oliva, saranno anche il passaporto dell’Umbria per l’Expo 2015. Approfittiamone.