Un augurio per la Pasqua ai lettori di Riflesso ed un contributo al programma “Pace, fraternità e dialogo” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Rivalità barocca tra Borromini e Bernini. Nota competizione tra due star del ‘600. Uno scorcio di Roma rappresenta da secoli l’emblema di una sfida. Piazza Navona: la chiesa di Sant'Agnese in Angone ideata da uno, la Fontana dei Quattro Fiumi dall'altro. Da quest’ultima il braccio sinistro di Rio si tende al cielo e la mano lo protegge dalla “mala architettura” posta dinnanzi. È un affronto! Una storia di tensione. In realtà una leggenda dai riferimenti anacronistici lunga quattro secoli. Un giorno mi trovo lì di passaggio. Nella piazza le donne non indossano pomposi abiti con pizzi e strascichi, ma leggings e piumini in Gore-Tex. Di carrozze e cavalli non se ne vedono; al loro posto c’è traffico di venditori ambulanti. Borromini e Bernini però sono ancora lì. Il campanile è tuttora in piedi e la mano alzata non demorde. Ad un tratto un suono di sirena e poi uomini in divisa. Decine di commercianti abusivi scappano dalla parte opposta. Uno di loro molla un filo… ed un mazzo di cuori vola in cielo. Rio si distrae dall'architettura tanto temuta e disdegnata e prova ad afferrarlo. La storica rivalità è forse giunta al termine? Magari è stato solo per un attimo. Invece del disprezzo si è percepita un po’ di tenerezza. Eppur è bastato così poco. Cambiare punto di vista… e un po’ di cuore. Potrebbe essere una chiave di lettura per un Rinnovamento ed una gioiosa Rinascita?
Alessio Proietti