Sabato 20 Luglio il Museo del Parco di Portofino (Ge), Centro Internazionale di Scultura all’Aperto presieduto da Daniele Crippa, e curato da Serena Mormino, in collaborazione con AMARTE, si arricchisce di un’altra importante opera scultore “Minerale Plastico” dell’artista Caterina Tosoni.
L'artista scrive pagine di storia dell’era della plastica, la nostra era, in modo culturale, non solo aggressivo e violento come è dovere di giornalisti e della provocazione ecologista pessimista. Ci fa comprendere che anche la materia plastica, oggi più che mai oggetto di attenzione mediatica e colpevolizzata di ogni male, in realtà è DNA del nostro stesso pianeta; derivato del petrolio, quello che anche altri autorevoli voci definiscono una “brodaglia del vissuto dei secoli del pianeta Terra” e che, in quanto tale, non può e non deve essere annullato.
Impossibile fare un passo indietro nei secoli, quindi unica salvezza è nobilitare le materie plastiche e imparare a rigenerarle, dando sempre loro nuova vita.
Ed ecco che la Tosoni, rende questa composizione chimico industriale, materia nobile per essere plasmata in Arte. Giochi di sapiente equilibrio, che nulla hanno a che vedere con accumuli illogici, composizioni con pantoni uniformi, perché non servono distrazioni, diventano fossili contemporanei proiettati al futuro in un gioco temporale e di rinascita.
Le sue opere richiedono l’attenzione ed il tempo dello spettatore, come per leggere le trame di un tessuto prezioso, ordito con sapienza e consapevolezza.
L’opera entra ufficialmente nella collezione permanente del Museo, accanto alle celebri opere di Alviani, Arman, Atchugarry, Angi, Basso, Beuyes, Bressani, Ceccobelli, Chiari, Cogorno, Corner, Costa, Cracking Art Group, De Molfetta, Depero, Dorfles, Fiume, Fontana, Galliani, Guttuso, Kosice, Marangoni, Marchegiani, Mondino, Patterson, Pignatelli, Polesello, Pomodoro, Man Ray, Rotella, Spoerri, M. Thun, Tolomeo, Vautier, Vigo, solo per citare alcune tra le oltre duecento opere presenti in questo prezioso scrigno di arte e natura.
La collezione museale è in un continuo ed importante arricchimento, affiancando sempre più la tradizione artistica italiana e straniera del Novecento all’arte di questo nuovo millennio, in un luogo dove la natura, unica vera sovrana del mondo, ha generosamente e sapientemente creato un luogo di rara bellezza e fascino.