La Fondazione Carla Fendi, in occasione della nuova edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, continua il suo percorso nella Scienza inaugurato con successo nel 2018.
Domenica 30 giugno alle 11 il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi ospita Ecce Robot, una narrazione integrata dalle astrazioni scientifiche dell’Intelligenza Artificiale alle applicazioni pratiche della Robotica. A seguire il Premio Carla Fendi a due eccellenze femminili della Soft Robotica italiana.
La Fondazione Carla Fendi, dopo aver portato l’anno scorso al Festival dei Due Mondi di Spoleto i due premi Nobel Peter Higgs e François Englert, il direttore del CERN Fabiola Gianotti e Lucy Hawking, conferma l’attualità dei suoi contenuti proponendo quest’anno una riflessione sulle nuove tecnologie che governeranno il futuro e con le quali l’uomo si deve già confrontare, individuandone privilegi e opportunità ma anche riconoscendone i rischi.
Ecce Robot è un racconto tra scienza e arte con video d’autore, letture, incontri, per indagare il processo intellettivo artificiale, gli algoritmi, le macchine dotate di pensieri intelligenti che si connettono, dialogano, agiscono e si relazionano. La regia è di Quirino Conti.
Special guest di Ecce Robot è Jaron Lanier, guru di Silicon Valley, un uomo “Rinascimentale” del XXI secolo: scienziato, autore, musicista, artista, pioniere della realtà virtuale, di cui ha ideato la definizione. Al vertice dell’innovazione digitale fin dai suoi albori, Lanier è stato inserito tra i più importanti intellettuali e pensatori mondiali dalle riviste Foreign Policy e Prospect, oltre che tra i 300 più grandi inventori dall’Enciclopedia Britannica.
Le attrici Valeria Golino e Valentina Cervi leggono il racconto Sogni di Robot di Isaac Asimov, profeta della Robotica: la storia di ELvex, un robot diventato così umano da poter sognare, che apre al tema dell’imprevedibilità dell’Intelligenza Artificiale.
A conclusione della performance Ecce Robot, il Premio Carla Fendi che viene assegnato a personalità italiane e internazionali che si sono distinte per il loro impegno professionale nel settore della ricerca.
Giunto all’ottava edizione, il riconoscimento è conferito a due importanti figure della Soft Robotica, due donne che con il loro lavoro rendono il futuro già presente: Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai.
Il discorso sull’Intelligenza Artificiale prosegue nell’installazione Neural Mirror, nella ex Chiesa della Manna d’Oro dal 30 giugno al 14 luglio. Oggi le Intelligenze Artificiali sanno percepire l’ambiente che le circonda, sono in grado di riconoscere le generalità delle persone che si trovano nel loro raggio di azione e di decodificare le loro emozioni.
Neural Mirror è una installazione che utilizza questa tecnologia portandola in ambito artistico e di ricerca. Il visitatore, davanti ad interfacce specchianti, diventa un flusso di informazioni interpretato e messo in scena dall’AI che ne rielabora l’immagine in tempo reale, trasformandola in un alter ego digitale.
Le peculiarità fisiche vengono lette insieme al sesso, ai riferimenti demografici, agli stati emozionali: un riflesso virtuale, una sorta di identikit che la memoria dell’Intelligenza Artificiale affida ad un segno grafico trasmesso alla stampa.