"Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere"

02.06.20 , Eventi , Elisa Giglio

 

Nella storica sede di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (Re), dal 6 giugno apre nuovamente al pubblico la mostra "Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere", promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri.
Per accompagnare l’uscita nelle sale del film "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti e la magistrale interpretazione di Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue, premiata con l’Orso d’Argento alla Berlinale e con il Nastro dell’Anno 2020, l’esposizione è stata trasferita dalla Sala Giove al Salone dei Giganti, uno spazio di rappresentanza interamente affrescato, le cui dimensioni monumentali garantiscono l’accesso del pubblico in totale sicurezza.
Il percorso della mostra, a cura di Sergio e Francesco Negri, comprende 22 dipinti, alcuni bronzi ed un calco in terracotta. Le opere, tutte provenienti da collezioni private, sono esposte in ordine cronologico, con suddivisione in periodi, per consentire al visitatore di osservare l’evoluzione dello stile, della tecnica, ma anche dei temi che cambiano con il passare del tempo.
Nel Salone dei Giganti sono presentati alcuni capolavori, come "Il serpentario" e "Aquila con volpe", che ritraggono animali in movimento, "Castelli svizzeri", che non veniva esposto a Gualtieri dagli anni Settanta, il celebre "Autoritratto con spaventapasseri" e "Diligenza con paesaggio", un’opera inserita, così come altre presenti in mostra, nel film di Giorgio Diritti. Lo stesso regista aveva infatti raccontato a Francesco Negri, durante le riprese, di essere stato a Gualtieri nel 1975 e di essersi innamorato della ricerca di Ligabue dopo aver visto il dipinto intitolato "Diligenza con paesaggio".
Ad arricchire ulteriormente l’esposizione, la presenza di documenti sulla vita dell’artista, la proiezione del film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e diverse foto risalenti agli anni Cinquanta, scattate dal reporter Walter Breveglieri, che ritraggono Ligabue alle prese con la sua moto Guzzi.
L’esposizione, visitabile fino all'8 novembre, è realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, con il contributo di Emilbanca, Padana Tubi e Coopservice.

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