I talenti delle donne

25.01.20 , Eventi , Collaboratore Riflesso

 

I talenti delle donne

Cosa accomuna la fotografa Luisa Lambri, la regista e drammaturga Emma Dante e la neurologa Rita Levi-Montalcini? L’intuito, la dedizione, il contributo alla riflessione e al progresso. E il genere. Questo, a Milano, è il loro anno, e quello di tantissime altre. All’alba del 2020 anche il capoluogo lombardo si unisce al trend che vede rivolgere una crescente attenzione a mondo del femminile e al suo contributo all’interno dell’ambiente culturale e non solo: da qui la dedica del palinsesto I talenti delle donne.
Compensare i mancati riconoscimenti passati e riconoscere il valore di personalità di spicco: è con questo spirito che saranno protagoniste dell’iniziativa chiave dell’anno le grandi donne della nostra storia, cui uniranno la propria voce le testimoni del presente. Arte, scienza, imprenditoria, sport e politica: lo spettro dell’esistente rientrerà in toto nel programma con mostre, spettacoli, concerti, workshop e molto altro.
«Affrontare questi temi produrrà un nuovo livello di consapevolezza sul ruolo delle figure femminili nella vita sociale» ha sottolineato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, ricordando come questo aiuti a «perseguire quel principio di equità e pari opportunità che deve potersi concretizzare nel quotidiano, come prevede la nostra Costituzione». Facile ritrovare nel progetto, multidisciplinare e inclusivo, quella tradizione tematica promossa dal Comune di Milano già dal 2014, di cui Expo in Città, Novecento Italiano e Milano Leonardo500 sono tra gli esempi più riusciti.
Non ci sono timori per il fair play: la gestione è affidata tutta a un comitato scientifico ad hoc, che comprende donne affermate nell’ambiente culturale e sociale del capoluogo meneghino come assessore, giornaliste e scrittrici. Starà a loro garantire la coerenza delle proposte – che possono essere avanzate per tutto il corso del 2020 e sono consultabili sul programma al sito apposito– con i valori su cui tutto il palinsesto è basato: promozione di una visione di eguaglianza di genere e inclusività con una particolare attenzione ai soggetti socialmente più fragili (vedasi il coinvolgimento della Casa delle Donne e le fotografie di Margherita Lazzati dal Carcere di Opera in programma al Museo Diocesano).
Brilla la presenza di Marina Abramovic durante l’ArtWeek2020, con un corso organizzato con la Fondazione Feltrinelli, a cui si uniscono eventi culturali prestigiosi come la prima personale pubblica dell’artista iraniana Nairy Baghramian (alla Gam), la Traviata di Verdi nell’allestimento di Liliana Cavani e le performance artistiche (ad esempio quella della cubana Tania Bruguera). Non si parla però solo di arte: il progetto #STEMINTHECITY vedrà la divulgazione di opportunità nei campi della scienza e del digitale come progetti professionali a bambine e ragazze.
Un anno di festeggiamenti per il femminile a Milano, che travolge la città con tale forza da far dimenticare gli anni in cui musei e teatri hanno concesso singoli spazi alle donne in più ampi palinsesti culturali che non ne prevedevano il contributo inestimabile.

Giulia Giaume

ALTRI EVENTI

PRECEDENTI

PRECEDENTI

IN EVIDENZA

IN EVIDENZA

NUOVI

NUOVI