"Fragile Sublime"

14.05.24 , Eventi , Collaboratore Riflesso

 

Dino Zoli Group ricorda la terribile alluvione che il 16 maggio 2023 colpì la città di Forlì, le zone circostanti e gran parte della Romagna con una mostra di fotografie inedite di Silvia Camporesi, dedicate al Parco urbano "Franco Agosto", presso la Fondazione Dino Zoli e una residenza del duo Gaggia-Dubbini presso l'azienda Dino Zoli Textile, con la partecipazione dei cittadini dei quartieri alluvionati, per tenere alta l'attenzione e sollecitare un concreto intervento in termini di prevenzione e cura del territorio.

Entrambi i progetti, promossi dalla Fondazione Dino Zoli, sono prodotti e realizzati dall'azienda Dino Zoli Textile, nella convinzione che l'arte possa accrescere il senso di appartenenza, favorendo il dialogo e l'inclusione sociale.

Venerdì 17 maggio alle ore 18.30, presso la Fondazione Dino Zoli a Forlì (FC), sarà inaugurata la mostra "Fragile Sublime" di Silvia Camporesi, a cura di Nadia Stefanel e visitabile fino al 20 luglio.

L'esposizione restituisce parte del lavoro dedicato dall'artista al tema dell'alluvione e del dissesto idrogeologico, in ideale continuità con la mostra "Romagna sfigurata", visitabile in contemporanea a Forlì, presso la Sala del Monte di Pietà.

Alla Fondazione Dino Zoli, dodici fotografie, quasi tutte inedite, raccontano il Parco urbano "Franco Agosto", un luogo del cuore per i forlivesi con i suoi venti ettari di prati, alberi, animali e giochi per bambini. Scattate tutte nello stesso giorno, in un arco di tempo ridotto, le immagini raccontano un luogo straniante e onirico, di struggente silenzio e inaspettata quiete, in cui l'aspetto drammatico si stempera nella poesia della visione.

Per la prima volta nel percorso di Silvia Camporesi, le fotografie sono stampate su tessuto per conferire un aspetto materico all'immagine. Il bianco cangiante del tessuto Dino Zoli Textile, selezionato dall'artista insieme al team tecnico dell'azienda, valorizza al meglio l'aspetto liquido e i cromatismi - verde e marrone - che si ripetono in tutte le immagini. La procedura, messa a punto da operatori specializzati, ha previsto la stampa su carta tramite un plotter che utilizza inchiostri sublimatici, il transfer a caldo su un fondo stampa in 100%PL e l'applicazione su pannelli in materiale riciclato di 4 cm di spessore.

Le dodici immagini, stampate in formato 100x140 cm, sono allestite nella prima sala della Fondazione. Il percorso di visita comprende anche alcune opere provenienti dalla collezione permanente e da precedenti esposizioni.

In contemporanea alla mostra di Silvia Camporesi alla Fondazione Dino Zoli, prosegue la residenza "Navigando le ninfee" del duo Gaggia-Dubbini presso l'azienda Dino Zoli Textile, a seguito del premio ricevuto ad Arteam Cup 2022, il concorso nazionale promosso dall'Associazione culturale Arteam di Albissola Marina (Sv).

Se con la residenza di Elena Bellantoni nel 2023 l'attenzione era stata orientata all'interno, con il coinvolgimento attivo dei dipendenti in veste di performer, con la residenza del duo Gaggia-Dubbini la comunità entra in azienda e l'azienda si apre alla città. Attraverso vari incontri, concertati con il Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì e i comitati dei quartieri colpiti dall'alluvione, gli artisti stanno raccogliendo le storie personali che vengono loro donate, convogliandole verso la creazione di un'opera d'arte collettiva. Nascerà un grande lavoro tessile, esito di un percorso di natura processuale condiviso con cittadini e scuole di ogni ordine e grado. Alcuni frammenti estrapolati dall'arazzo troveranno nuova vita nei luoghi colpiti dall'alluvione, generando una mappatura di quanto accaduto. Parallelamente è prevista la realizzazione di un progetto scultoreo che trasformi e doni significato alle irreversibili perdite subite dal territorio.

Il tema del dissesto idrogeologico è un elemento nodale nella ricerca del duo artistico, che già aveva lavorato nei luoghi della miniera dell'ex Montedison in occasione dell'alluvione delle Marche del 2022. Quanto accaduto a Pergola (PU) ha suggerito agli artisti numerose connessioni con ciò che è avvenuto in Romagna e soprattutto a Forlì. È la medesima terra che viene portata via dall'acqua e il paesaggio, oggi come allora, muta forma. Il titolo "Navigano le ninfee" nasce dal dialogo con la comunità: sono parole prese da una singola testimonianza, che diventano metafora di un cambiamento collettivo, guidato dall'arte e fondato sulle relazioni umane.

Con la mostra di Silvia Camporesi e la residenza del duo Gaggia-Dubbini, Dino Zoli Group si apre ed accoglie, sottolineando la propria appartenenza ad un territorio ferito ma resiliente, capace di rigenerarsi e produrre nuove opportunità anche attraverso l'arte e la cultura. Un territorio in cui le aziende del Gruppo affondano solide radici, che le hanno sostenute nelle esperienze internazionali.

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