Le "Dimensioni infinite" di Michelangelo Penso sono in mostra, dal 30 novembre al 22 marzo 2020, al CAMeC della Spezia. Con la personale dedicata all'artista veneziano, il Centro Arte Moderna e Contemporanea riprende, con un progetto inedito, una sua fondamentale mission: accogliere, segnalare e studiare le principali espressioni artistiche del presente.
Nell'occasione questo obiettivo è perseguito attivando una collaborazione con l'Università degli Studi di Genova - nello specifico con il DIRAAS, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo e con l'AdAC, Archivio d'Arte Contemporanea - che ha proposto Michelangelo Penso come rappresentante delle esperienze artistiche condotte negli anni Novanta, nell'ambito di un corso monografico dedicato all'ultima decade del secolo scorso. La sua ricerca è inoltre indagata attraverso un workshop rivolto agli studenti dell'ateneo genovese che si tiene presso la sede del CAMeC nel corso della mostra.
Michelangelo Penso, che da diversi anni lavora a livello internazionale indagando le possibili connessioni tra ricerca scientifica e artistica, alla Spezia presenta un progetto espositivo concepito e realizzato appositamente per il museo e i suoi spazi. Nelle sale del primo piano del CAMeC sono infatti allestite tre grandi installazioni accompagnate da diverse opere a parete che ne attestano la lunga ed elaborata genesi; installazioni pensate per dare forma plastica e visibile a dimensioni infinite, ossia a quei mondi poco conosciuti, esplorati quasi esclusivamente nell'ambito della ricerca scientifica: l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.