Durante la serata sono proiettati i film Kiss (16mm, 1963, durata 54’) e Blow Job (16mm, 1964, durata 35’) provenienti dal Museum of Modern Art di New York. L’evento si inserisce nella ricca rassegna di proiezioni di film sperimentali e d’artista, nell’ambito della mostra “Sirio Luginbühl: film sperimentali”, che ogni due settimane porta a Palazzo Pretorio alcuni dei capolavori degli autori più cari a Luginbühl: Andy Warhol, Stan Brakhage, Gerry Schum, il gruppo Fluxus (George Maciunas, Nam June Paik, Wolf Vostell, Yoko Ono e altri), Paolo Gioli, Michele Sambin.
La rassegna è gratuita ed è a cura di Guido Bartorelli e Lisa Parolo che presentano le proiezioni con la collaborazione di Marco Santi e Federica Stevanin. Andy Warhol, figura predominante del movimento della Pop Art e uno dei più influenti artisti del XX secolo, ha dedicato parte del suo lavoro artistico alla produzione filmica. Volgendosi alla cinepresa Warhol imbocca una fase di apertura a nuove vie d’espressione extra-pittoriche.
Kiss e Blow Job, i primi film muti e in bianco e nero di Warhol risalenti agli anni 1963-1964, fanno subito accogliere Warhol da protagonista nell’ambiente del cinema sperimentale newyorkese animato da Jonas Mekas, tanto che nel 1964 gli è assegnato dalla rivista Film Culture il Sixth Independent Film Award.
I film di Warhol non prendono niente dallo stile e dall’iconografia dei dipinti e, quando Warhol guarda nell’obiettivo, non pensa alla pittura ma solo al «fotografare qualcosa»; un fotografare, il cui valore non è dato dall’immagine che ne risulta, ma dal grado di apertura percettiva rispetto a quel che c’è. Nei film di Warhol si ritrova però l’essenza stessa della Pop Art – che per Warhol «significa apprezzare le cose» - nonostante la diversità stilistica tra pittura e cinema