É una costruzione rinnovata nel suo splendido iter storico, è un omonimo volume recentemente pubblicato grazie all’impegno della locale Pro-Loco e all’iniziativa del suo ex-presidente Augusto Rinalducci. La Rocca di Gualdo Cattaneo con la sua architettura di difesa tra Medioevo e Rinascimento lascia nel dubbio perfino la committenza della sua costruzione: i Baglioni signori di Perugia il, Papa Alessandro VI dei Borgia, il comune di Foligno. Tutti pronti ad occupare il borgo per motivi difensivi. Ma quando il fattore difesa viene meno la costruzione del XVI-XVI secolo perde il suo appealing strategico e chiude con la storia. E così si passa nel degrado, nell’abbandono, nello smantellamento. Il recupero è possibile quando si riconoscerà alla Rocca la sua identità di monumento nazionale e il suo valore di bene culturale da salvaguardare. Allora ecco la fase dei restauri e del risveglio culturale coinvolgenti anche le Istituzioni. A suggello del tutto c’è la recente pubblicazione del volume di Renzo Marconi “La Rocca di Gualdo Cattaneo” volto a sensibilizzare e motivare la comunità locale e nazionale nella ricerca della proprio storia e cultura.