Sembrava fatta. Dopo la partenza (23 luglio scorso) del relitto della Costa Concordia dal Giglio, l’isola sperava di ritornare all’antico splendore essenzialmente turistico. Nulla di tutto ciò. Drenata con il relitto la “scia” di tecnici, istituzioni, forze dell’ordine e giornalisti l’isola è rimasta “nuda”. Con la complicità del tempo e della crisi economica il turismo isolano è stato inferiore alle aspettative. Comunque dopo l’estate freddina si sta già pensando al futuro turistico che le istituzioni e gli operatori cercano di riattivare. Come? Intanto con i fondi della Costa Crociera, da utilizzare per le infrastrutture e con due sponsor di eccezione: il consorzio Nit-Neri per riqualificare il Giglio-porto e la ravennate Micoperi che rifarà la piazza di Campese. Insomma ritorna la quiete dopo la tempesta per chi si adopera a ripristinarla in tempi brevi.