Dall'ultimo sabato di settembre alla seconda domenica di ottobre San Gemini fa un salto nel passato: passeggiando per le vie del borgo si rivive il clima e l'atmosfera medioevale grazie alle rievocazioni storiche organizzate in onore del Patrono, Santo Gemine, protettore della città. Per l'occasione il borgo si veste dei colori delle bandiere che i due Rioni, Rocca e Piazza, affiggono alle finestre, riaprono le antiche botteghe, le mostre, le taverne con i piatti tipici; cortei e manifestazioni storiche animano le vie e fanno rivivere la vita quotidiana e istituzionale delle antiche famiglie nobili cittadine. Tra le tante attività organizzate nel corso dei festeggiamenti, la Giostra, torneo equestre nel quale tre cavalieri per Rione si sfidano al galoppo nella presa dell'anello e nel lancio del giavellotto sullo scudo gentilizio, è senza dubbio il momento più eccitante e coinvolgente. Al Rione vincitore è assegnato il "Palio", un drappo di velluto rosso su cui è fissato uno scudetto d'argento che reca l'antico stemma del Comune di San Gemini, la dicitura "Giostra dell'Arme" e l'anno della gara. Si respira aria di festa dal 27 settembre, giornata in cui la città si adorna dei vessilli rionali, vengono date lettura del bando e inaugurate 4 differenti mostre d'arte; tra di esse, meritevole di menzione speciale è "L'interpretazione futuristica della città e del paesaggio", allestita con opere di Gerardo Dottori. Il fine settimana è riservato alla seconda edizione del Torneo a squadre di scherma storica, occasione per il Signore e le proprie milizie di difendere l'onore della casata. Nei giorni seguenti sbandieratori, musicisti, artisti di strada danno vita a spettacoli affascinanti e suggestivi; la giornata del giovedì è, invece, riservata alla preghiera: il Santo Patrono è celebrato dagli abitanti di San Gemini con grande affetto e devozione. La manifestazione termina la domenica successiva con la Giostra dell'Arme; un tripudio di colori, cori e brame di vittoria invadono la città, rendendola ancor più affascinante e ospitale. Ilaria Zannettino