Il “bue grasso etrusco”

Mercoledì, 13 Novembre 2013,
Presentazione del “bue grasso etrusco”, nel senso ovviamente di umbro, oggi mercoledì 13 novembre, al Bioo Gourmet, innovativo ristorante cult dell’altrettanto innovativo Palazzo della Penna, Centro di Cultura contemporanea. Esistono soltanto tre musei pubblici italiani deputati a raccontare la storia contemporanea non solo nella sua colta e aperta attualità - esordisce l’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia Andrea Cernicchi -, ma anche pronti e attrezzati ad ospitare eventi collegati alla “cultura” intesa nel senso più onnicomprensivo del termine, persino con un ristorante all’avanguardia al suo interno, dove degustare ogni giorno prelibate novità. Ed uno di questi è proprio il nostro Palazzo della Penna, dove oggi presenteremo assaggi della carne del bue grasso preparati dai ristoratori che hanno subito aderito al progetto. Un progetto interessante per la sua valenza di “ritorno alla tradizione nel segno della modernità e dell’eccellenza” come è stato definito dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, che ha subito sposato l’iniziativa. “Siamo qui - continua il giornalista Antonio Boco che presenta l’evento- proprio per raccontare questa storia alimentare in un luogo adatto a raccontare storie. E’ una lunga storia di una tradizione che si era persa, di conservare all’ingrasso quel vecchio bue che ormai era diventato inadatto al lavoro dei campi, al traino di un aratro, veniva castrato e ingrassato per mesi e andava poi ad arricchire di gusto la tavola delle feste”. Antropologicamente potrei inserirlo nella serie del  “non  si butta via niente”, una serendipità unita a quella utilizzazione di tutto il materiale edibile a disposizione per una formula, una serie di credenze popolari, che da tempi immemorabili univano il sacro al profano, dove lo “spreco”era considerato quasi un peccato. Oggi, l’intuizione di Michele Sisani dell’Azienda agricola Simba di Ponte d’Oddi, unita alla disponibilità del Consorzio CCBI (Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane) e di Valentino Gerbi della macelleria  Santa Croce di Elce, ha “ ricreato” questo bue grasso umbro, ingrassato per quasi quattro anni, pronto a donare succulenza ai piatti. Una “carne da meditazione” proprio come un vino, Boco docet, da degustare con calma e in occasioni importanti, visto anche il prezzo piuttosto sostenuto. I ristoranti del gusto “ bovino grasso etrusco”, che oggi hanno preparato qui a Palazzo della Penna, personali interpretazioni del “quinto quarto “ del bue insieme ai vini offerti dalla Fattoria Mani di Luna di Torgiano e dalla Tenuta Bellafonte di Torre del Colle di Bevagna, proporranno un menù-degustazione in date diverse e con diverse preparazioni: Osteria del Bosco, nel menù dal 18 novembre; Ristorante Brilli Bistrot, dal 20 novembre e per una settimana; Wine Bartolo, nella cena del 22 novembre; Osteria a Priori, nella cena del 26 novembre; Tenimenti d’Alessandro All’Osteria, nel pranzo del 24 novembre; Locanda dell’Edera, per una settimana dal 26 novembre; Stella Ristorante Vineria, cena del 28 novembre; Cucinaà, cena del 29 novembre; Ristorante Il Capanno, pranzo del 1 dicembre; Civico 25, cena del 3 dicembre; La Trattoria di Oscar, cena del 10 dicembre; Bioo Gourmet a dicembre in data da definire; Locanda del Capitano, a dicembre, in data da definire. Il box di carne del bue grasso, del peso di 3 o 5 Kg, sarà disponibile da dicembre e su prenotazione presso: la Macelleria Santa Croce di Elce, e il Consorzio CCBI presso sede ANABIC di San Martino in Colle. Un pacco natalizio, insomma, da poter “servire” sulla tavola di Natale.

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