La primavera porta l'esplosione di profumi e colori dei fiori appena sbocciati, la rinascita della natura che ci circonda. E non c'è luogo migliore per apprezzare tale varietà se non Spello in occasione dell'Infiorata, la decorazione floreale utilizzata per adornare Chiese e strade. E' un evento tipico che si svolge ad inizio giugno in provincia di Perugia nella cittadina della quale sono peculiari le viuzze strette e tortuose (per lo più in pendio) che caratterizzano l'importante posizione geografica dell'antica colonia augustea, rendendone difficoltose le realizzazioni floreali.
L'Infiorata si svolge nella notte tra l'1 ed il 2 giugno in occasione della festività religiosa del Corpus Domini, che cade ogni anno la nona domenica dopo Pasqua ed è incentrata sulla processione che segue il passaggio del corpo di Cristo per le vie cittadine. Il lavoro si svolge interamente nottetempo con lo scopo di realizzare manualmente dipinti a sfondo sacrale sul manto stradale con il solo ausilio di elementi vegetali, specialmente petali di fiori. Questa antica arte rappresenta l'opportunità unica di tramandare i segreti del mestiere alle nuove generazioni: infatti, come afferma Rachele Taccucci, giovane studentessa dell'Università per Stranieri che in passato ha preso parte all'evento, la pratica fornisce l'occasione ideale di aggregazione sociale. I dipinti sacri vengono realizzati per una lunghezza complessiva che può raggiungere i due chilometri e ogni anno vengono realizzate circa sessanta diverse composizioni. La festa è preceduta da un'intera settimana densa di eventi di ogni tipo, a partire dal 25 maggio, durante la quale si possono scegliere gli eventi \adatti ad ogni età , carattere e gusto. Vi è l'apertura del museo delle infiorate, vengono organizzati un corso ed un concorso di flower cake design e le tipiche taverne servono curiosi e colorati piatti a base di fiori. Vi sono mostre mercato di ogni tipo: dall'enogastronomia alla fotografia storica relativa all'evento, al florovivaismo. Le iniziative più gettonate sono i concorsi fotografici e di ricamo, ma per le donne del paese il premio più ambito è certamente quello del balcone più fiorito. Alle consueta processione domenicale seguono la messa per gli infioratori, la musica live e le premiazioni dei concorsi, per poi concludere la serata in taverna. Racconta Rachele: "Tutto inizia già a partire da gennaio, quando si fanno le prime riunioni per decidere il soggetto, i colori da utilizzare ed i fiori da associare ad essi. La vera raccolta inizia verso marzo, con le prime fioriture, e i fiori prescelti vengono messi ad essiccare. Soltanto un giorno prima della realizzazione dell'infiorata si raccolgono i fiori freschi, per dare anche un punteggio superiore ai fini della valutazione finale". Un lungo lavoro quindi, ben dilazionato nei primi mesi dell'anno. Nel Regolamento della competizione emerge la clausola che prevede la suddivisione dei dipinti in due categorie, a seconda delle dimensioni: quella dei Tappeti (a partire dai 12 mq) e quella dei Quadri (dai 24 mq in su). Inoltre è vietato usare il legno, i coloranti, ed il limite temporale non permette di finire il lavoro più tardi delle 8 di mattina, con la concessione massima di un'ora di ritardo. Terminato il lavoro entra poi in gioco la giuria rappresentata da cinque esperti di discipline artistiche o teologiche non iscritti all'associazione degli Infioratori. La vittoria viene decretata in base al rispetto delle regole, alla presentazione orale del lavoro, all'originalità , ai soggetti rappresentati ed ai materiali utilizzati. Non è però la vittoria il fine ultimo quanto, dice Rachele, "sentirsi parte integrante del progetto, poiché ti rende orgoglioso!". Nonostante la festa del Corpus Domini sia soltanto il 2 Giugno, questa manifestazione non solo offre il pretesto per passare una settimana in allegria ed una nottata divertente, ma fornisce anche un'ottima opportunità per conoscere una tradizione così antica come quella dell'infiorata. E' sempre bello prendere parte, anche da estranei, ad eventi che coinvolgono l'intera comunità e che caratterizzano l'identità dei luoghi, perché è la curiosità che tiene vivo lo spirito di ognuno di noi.
Benedetta Coli